Roma – Atalanta, Marino: “Giallorossi grandi campioni, ma noi siamo carichi”

Il ds nerazzurro Pierpaolo Marino dice la sua a proposito di Roma – Atalanta e dei suoi protagonisti:

“Denis? Lo conoscevo molto bene sin da quando era in Argentina, successivamente mi ha molto entusiasmato nel girone d’andata a Napoli con ottimi numeri, poi subentrarono problemi di antagonismo con Zalayeta e si lasciò andare; è un giocatore che ha bisogno di continuità per dimostrare le sue potenzialità anche per il suo fisico che deve essere sempre in gioco e con Colantuono può esprimersi al meglio. Il mister lo voleva e grazie ai buoni rapporti con l’Udinese sono riuscito a fare questa operazione di mercato. Sui centrocampisti si sta creando un ottimo mix tra di loro e spero che le cose vadano sempre meglio, vedendo Cigarini, lo conoscevo da tempo e ho puntato molto sul suo desiderio di rivalsa. Rispondendo all’ultima domanda trovo similitudini della Roma di Liedholm con quella attuale soprattutto nel giropalla, ma il progetto tattico deve ancora andare avanti, ed ha bisogno di tempo. La favorita nella gara di sabato? La Roma. Noi abbiamo solo 4 punti e non la mentalità da prima in classifica che deve puntare per forza alla vittoria. Adagiarsi sugli allori? Se non ci fosse Colantuono con le sue grida sarei preoccupato, ma vedendo gli allenamenti sono tranquillo, è di fronte a una Roma piena di campioni con cui non si può stare mai tranquilli. I calciatori della Roma? Sono tutti ottimi giocatori ma più di tutti avrei preso di sicuro Stekelenburg; in riguardo l’età media la Roma sta avviando un progetto che darà frutti con un’età media neanche bassissima, la mia Atalanta ha un progetto di farli crescere e venderli quindi l’età media deve essere anche più bassa , per la Roma non mi preoccuperei. L’Atalanta invece impiega tre milioni l’anno per le giovanili, anche il presidente viene dalle giovanili della squadra. Nella famiglia Percassi quindi è molto forte l’orientamento sui giovani italiani, ma non dobbiamo trascurare il mercato sudamericano che ha prezzi inferiori. Cigarini non ha fatto bene a Napoli per la difficile collocazione tattica nel modulo di Mazzarri, sono sicuro che quest’anno si rilancerà alla grande. I nostri talenti? Sono tutti molto validi, di sicuro due o tre di loro sono di un avvenire, credo, luminosissimo, ad esempio Gabbiadini mi sembra Altobelli giovane; – prosegue a Radio Radio –  Schelotto, grande corsa e infine Bonaventura. Credo che se continueranno così faremo fatica a trattenerli nei tempi brevi, ma avranno anche un bel costo. Le grandi squadre stanno esagerando nel pescare all’estero, devono prendere giocatori nel campionato italiano per vincere, credo che qualche straniero nelle grandi non sia stato pronto. Il progetto Roma?Se il progetto prenderà credibiltà potra pianificare annate vincenti, i dirigenti hanno collaborato a questo progetto con coraggio e spero che da dopo la nostra gara abbiano anche la fortuna.Totti? Sono contento per lui, lo conosco da quando era un giovane esordiente nella Roma. Lui segna sempre, quindi non averlo contro è sempre un vantaggio”.

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