Marino: “Le barriere? Avanti, ma con i tifosi”

Corriere Dello Sport (F.M.Splendore) – Torneranno i tifosi del Napoli all’Olimpico contro la Roma, sabato pomeriggio alle 15. Non quelli della Campania, il divieto dei tagliandi – come annunciato – ha interessato solo loro, dove sono i gruppi organizzati. Ma i tifosi del Napoli del resto d’Italia, Lazio compreso, potranno andare allo stadio a vedere il match che vale il secondo posto: il Napoli in questo momento è a 5 punti dalla Roma. Il Gos ha confermato la misura sulla vendita dei biglietti e così i tifosi del Napoli potranno acquistare sui consueti canali i tagliandi del settore ospiti dell’Olimpico, seguendo il percorso di afflusso a loro riservato che sarà nella zona di Ponte Milvio. Roma-Napoli sarà una partita a cui riservare un’attenzione particolare per la situazione ambientale legata ai rapporti difficili tra le due tifoserie: tutte le misure di sicurezza per l’incontro verranno illustrate durante il tavolo tecnico in programma domani negli uffici di San Vitale.

IL NUOVO QUESTORE – Ieri in Questura a Roma si è insediato Guido Marino, reduce dall’avventura a Napoli, dove è rimasto poco più di tre anni. Ha parlato di derby a poche ore dalla gara serale di Coppa Italia: «Ritengo che le misure di sicurezza siano adeguate, ma i conti si faranno alla fine». E ha parlato di barriere: ieri sera sono state dimezzate (da 2 metri e 20 a 1 metro e 10), il progetto è quello di toglierle completamente entro la fine della stagione. «L’auspicio di tutti è togliere le barriere ed un percorso è stato cominciato in questo senso. Per arrivarci non serve solo l’orientamento del questore, ma è fondamentale il senso di responsabilità dei tifosi e di chi va allo stadio. Io dico che se si è arrivati a mettere in atto questo provvedimento ci saranno state sicuramente le situazioni oggettive per farlo. Lo dico conoscendo chi mi ha preceduto, l’attuale prefetto D’Angelo, e chi lavora in questa Questura. Ora abbiamo cominciato un cammino nella direzione, non direi della normalizzazione, ma della razionalizzazione della questione barriere. Io vorrei che si andasse allo stadio senza parlare di altro e solo per lo spettacolo in sé». Roma-Napoli è una partita particolare e un esordio così, con il derby e subito dopo la sfida tra giallorossi e azzurri, mette alla prova un questore quasi quanto un allenatore, che avrebbe indubbiamente considerata probante la doppietta. E dunque, Marino era questore a Napoli da cinque mesi quando il 3 maggio 2014, a Roma veniva ferito a morte il tifoso del Napoli Ciro Esposito, prima della finale di Coppa Italia tra gli azzurri e la Fiorentina. Il questore Marino ricorda bene, ma cerca anche di mandare un messaggio ampiamente distensivo. «Da tempo, un evento come una partita di calcio non può essere affidato al caso, ma ad una attenta valutazione di tutti i particolari. Sarà oggetto di un’attenta valutazione anche Roma-Napoli e questo è già un motivo di tranquillità. Non drammatizzerei o enfatizzerei prematuramente gli incontri di calcio. Non serve». Marino chiude parlando della sua nuova avventura: «Preferisco parlare della cose fatte, non di quelle che si dovranno fare. I miei ingredienti sono olio di gomito, entusiasmo e passione. Sono orgoglioso di essere qui».

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