Marino: “Kessie? Se le italiane non si sbrigano potrebbe andare all’estero. Totti? Difficile dire addio ai grandi calciatori”

Pier Paolo Marino, ex dirigente del Napoli, è stato intervistato durante il World Soccer Scouting ed ha parlato anche del trasferimento di Kessie. Queste le sue parole:

Il giocatore l’aveva scoperto Maurizio Costanzi, successore di Favini. Era arrivato per fare un provino ed è rimasto dopo l’ok di Colantuono. Avevo notato subito la grande fisicità: all’inizio giocava da difensore e come tutti gli africani che arrivano in Italia aveva limiti dal punto di vista tattico. Credo che la sua fortuna l’abbia fatto Drago quando a Cesena l’ha spostato centrocampista: in quel ruolo è esploso. Quando era in bianconero mi aveva chiamato il Monaco, poi sfumò tutto perché già ai tempi chiedevamo tanti soldi per il giocatore. Suo futuro? Se le italiane non si sbrigano, potrebbero andare all’estero. Alcuni intermediari inglesi mi hanno chiamato per chiedermi informazioni sul giocatore e stanno spingendo molto“.

Su Spalletti…
L’ho rilanciato dopo due retrocessioni con Venezia e Sampdoria. Gli ho dato fiducia in un momento difficile della sua carriera. Mi ricordo che giocammo la prima partita a Reggio Calabria con la Reggina: vincevamo 1-0, poi al 93’ ci segnò Taibi di testa. Lui venne da me e mi disse: ‘Hai preso l’allenatore più sfigato d’Italia’. Sono diventato pelato per “colpa” sua: prima di un Modena-Udinese lui era convinto di vincere e mi disse: ‘Se vinciamo ti devi fare pelato come me’. E alla fine vincemmo.

Su Totti…
E’ sempre difficile l’addio di grandi giocatori: qualche errore nella comunicazione c’è stato da parte di tutti, forse il meno colpevole è Totti che è rimasto più zitto degli altri.

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