Marchizza: “Sono stato sempre un tifoso della Roma. Il mio primo idolo è stato Andrea Pirlo. La persona che più di altre ha influenzato la mia carriera è mio padre, mi ha sempre aiutato. Futuro? Spero di esordire in prima squadra”

montreal roma marchizza

La nuova rubrica dedicata ai campioni d’Italia della Roma Primavera, per scoprire qualcosa in più sui ragazzi di Alberto De Rossi. Il primo giallorosso a raccontarsi è il difensore centrale Riccardo Marchizza

1.Il calcio mi è sempre piaciuto: è la cosa che facevo sempre, con il caldo o con il freddo. I miei genitori mi hanno raccontato che andavo di continuo nel prato di casa a giocare. Stavo bene col pallone ed era quello che mi piaceva di più. Il mio ricordo più forte è il primo allenamento che ho fatto a Trigoria a nove anni. Di quel giorno ricordo tutto: da quando ho varcato il cancello fino all’amichevole contro il Civitavecchia, che fortunatamente è andata bene, dunque sono stato preso dalla Roma”.

2. Ho sempre giocato a calcio, non ho praticato nessun altro sport prima. Ho iniziato a quattro anni nella Fontenovese. Sono stato sempre un tifoso della Roma: quando ero piccolo passavo tanto tempo a casa di mia nonna e i miei cuginetti vedevano sempre la Roma la domenica, per cui mi sono subito innamorato anche io”.

3. “Ho avuto tanti allenatori e a molti sono rimasto legato, ma la persona che più di altre ha influenzato la mia carriera è mio padre. Mi ha sempre aiutato, sia nei momenti di difficoltà sia in quelli in cui le cose andavano bene, nei quali mi ripeteva che niente era fatto e che tutto era ancora da dimostrare”.

4. Quando sono arrivato alla Roma ero centrocampista e il mio primo idolo è stato Andrea Pirlo, mi ispiravo a lui, mi piaceva come giocava ed era uno dei più forti calciatori al mondo”.

5.In campo la mia caratteristica migliore è la lettura delle situazioni in anticipo. Ci metto anche il fatto di essere mancino. Se penso a qualcosa da migliorare invece direi la rapidità nei primi passi, avendo un fisico imponente devo concentrarmi su quello”.

6.Il calciatore che ammiro più nel mio ruolo è Andrea Barzagli. Ritengo che sia il più completo e spero un giorno di arrivare ai suoi livelli. Quello più forte di sempre… premetto che non conosco bene Maradona e Pelè avendo visto solo degli spezzoni di filmati, quindi ritengo che sia Messi. In campo dimostra cose mai viste e ha vinto quasi ogni trofeo. Recentemente ha perso la finale di Copa America, ma con il Barcellona ha vinto davvero tutto”.

7.Per quanto riguarda il mio futuro, il prossimo obiettivo è l’esordio in prima squadra con la Roma. È la cosa che ho sempre voluto e sarebbe la ciliegina sulla torta del mio percorso di nove anni ne Club. Per ora penso solo a questo, tutto il resto arriverà successivamente”.

asroma.com

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