Corriere dello Sport (R. Maida) – Un girone da grande, anzi da supergrande. La Roma, anche contando le sconfitte contro Atlanta e Como e la vittoria contro il Lecce, sarebbe prima con 44 punti, più di tutti, anche dell’Inter. Meglio del Napoli (+2), dello stesso Bologna (+5), dell’Atlanta (+8), della Juve (+9, ma ha una partita in meno) oltre che di Milan, Lazio e Fiorentina. I numeri premiano il lavoro di Claudio Ranieri, che in 21 partite ha portato la Roma in zona Europa. Ma il resoconto definitivo arriverà tra cinque settimane, con un calendario difficilissimo: Inter, Fiorentina, Atalanta, Milan e Torino. Per eguagliare i 63 punti degli ultimi tre campioni, la Roma dovrebbe fare 6 punti. Per l’Europa League, ne servono 9: vincere tre partite perdendone due, oppure due vittorie e tre pareggi per prolungare l’imbattibilità a 22 giornate.

La Roma fatica nelle partite importanti: in campionato ha vinto solo uno scontro diretto (il derby d’andata) e nelle coppe è uscita contro Milan e Atléthic. Per l’Europa, Ranieri deve dare una scossa alla squadra, indebolita dall’infortunio di Dybala. Ma Ranieri ha stabilizzato la difesa (3 gol subiti nelle ultime 10 giornate) e la squadra capitalizza al massimo l’attacco (6 vittorie per 1-0 nelle ultime 9 partite). Tuttavia, contro avversari di livello, servono più qualità e personalità. Le prossime cinque settimane chiariranno il valore dell’organico, che ha superato i propri limiti da Natale (41 punti su 51 disponibili).