AS Roma Match Program (F.Viola) – Le ha giocate praticamente tutte, saltando solo un paio di appuntamenti. Kostantinos Manolas è stato il calciatore più presente del campionato giallorosso con 3033 minuti. Il difensore greco è l’uomo ideale per fare un bilancio a fine torneo: “Penso di aver fatto un buon lavoro, ho giocato quasi sempre, peccato che non abbiamo vinto niente perché l’obiettivo della società è sempre stato vincere. Adesso abbiamo un’altra partita e dobbiamo lottare fino alla fine”.
È stata una stagione dai due volti: una prima parte difficile e poi benissimo nel finale. Cosa ne pensa?
“Sì, ad un certo punto eravamo quinti, ma poi abbiamo fatto una striscia positiva, abbiamo raccolto tante vittorie e una solo sconfitta in campionato, contro la Juve. È stata una bella ripresa, ma dobbiamo comportarci così fin dal principio il prossimo anno”.
Cosa è cambiato con l’arrivo di Spalletti?
“Gli allenamenti sono più intensi. Spalletti è un allenatore tosto, e se le cose vanno bene o male si comporta sempre nello stesso modo. Ti evidenzia gli errori fatti, ti chiede di migliorare sempre, nel calcio non basta mai… I risultati sono la prova che abbiamo fatto un bel lavoro”.
Ha giocato praticamente sempre con un rendimento alto, è più il dispendio fisico o mentale?
“Tutti e due. Quando giochi tante partite, è duro esprimersi ad alti livelli, e io ci ho messo tutto il mio impegno”.
Qual è stata la sua miglior partita di questa stagione?
“Contro il Real Madrid, all’Olimpico. Abbiamo perso, ma avevo contro grandi campioni e penso di aver fatto un bel lavoro”.
Si aspettava una crescita così evidente del suo compagno di reparto, Ruediger?
“Sì, la prima volta che l’ho visto ho pensato che era troppo forte, veloce, alto… ha tutte le caratteristiche per migliorare sempre di più e con il lavoro può diventare un grande calciatore”.
Abbiamo preso parecchi gol, cosa crede vada migliorato nella fase difensiva?
“Quando prendi gol non è solo un problema delle difesa, come non è merito esclusivamente dell’attacco quando segni, è un lavoro di tutti i giocatori in campo. Credo il fattore determinante sia avere equilibrio, come gioca la Juve; l’equilibrio ti permette di non far arrivare l’avversario davanti alla porta. Noi giochiamo molto in attacco e dobbiamo acquisire equilibrio per il contropiede avversario”.
Pensa che il Napoli abbia avuto qualcosa più di voi?
“Sicuramente, se è avanti ha sicuramente dato qualche cosa in più. Io credo che soprattutto nella prima parte ha fatto più di noi, ha espresso un calcio di livello più alto”.
Spalletti ha elogiato il lavoro del gruppo, ha detto che quello che avete fatto è stato eccezionale.
“Certo, eravamo sotto Inter, Fiorentina e Napoli. Abbiamo recuperato e staccato le nostre inseguitrici. Abbiamo fatto proprio un bel lavoro”.
Il Milan non è in un buon momento, come imposterà la gara?
“Non gioca bene, ma non significa niente: il Milan è sempre il Milan”.
Che Milan vi aspettate a San Siro?
“Sarà una partita difficile, a Milano nelle ultime tre partite abbiamo perso, e a San Siro non è mai una gara semplice. Noi dobbiamo vincere, il Napoli ha una gara abbordabile, ma nel calcio non si sa mai. Noi pensiamo a fare bottino pieno e vediamo cosa succede alla fine”.
Bacca è un attaccante molto prolifico. Le piace?
“Un calciatore forte, un attaccante a cui bisogna stare attenti”.
Pjanic le ha scherzosamente fatto notare la punizione calciata alta da lei contro il Torino…
“Pjanic è uno specialista, non era in campo quel giorno, altrimenti sarebbe andato sulla palla. Ci avevo provato in allenamento alcune volte, ero carico, per questo ci ho provato”.
Strootman è tornato in campo, ha notato con che naturalezza?
“È stato un piacere incredibile per me vederlo in campo. Ne ha passate tante in questi ultimi due anni. È un calciatore fortissimo, che può giocare dove vuole. Speriamo che la sfortuna lo abbandoni e possa essere il nuovo acquisto per la prossima stagione”.
Spalletti in conferenza ha detto che Castan sta meglio, si allena bene, ed è cresciuto tanto. Lei come lo vede?
“È vero, speriamo che torni presto quello di una volta. È un calciatore forte, lo pensavo già prima di averlo come compagno di squadra, speriamo recuperi del tutto. Il prossimo anno la squadra ha bisogno di più soluzioni per centrocampo e difesa”.
Qual è più forte avversario che ha incontrato in Italia?
“Higuain, però quest’anno non mi ha fatto gol”.
Merito suo?
“No, di tutti”.