Gianluca Mancini è stato protagonista dell’ultimo Q&A presentato da betsson.sport. Le sue parole:

Come definiresti Mancini con una parola?

“Generoso”.

Come è stato passare dal centrocampista a difensore?

“Semplice. Quando sei piccolo è giusto fare tanti ruoli e poi ci sono stati allenatori che hanno preferito mettermi in difesa e direi che è andata abbastanza bene”.

Come ti sei adattato al calcio e alla vita a Roma?

“Direi molto bene fin dal primo giorno. Tra virgolette me la sono sentita subito mia. Roma è stupenda e sono stato molto felice di esserci arrivato”.

L’avversario più forte?

“Higuain”.

In che modo hai vissuto l’arrivo di De Rossi?

“È stato un mix di felicità e di emozione. Perché con il mister avevamo già lavorato in Nazionale e lui era un collaboratore ma si faceva già capire. Quando l’anno annunciato eravamo felici ed entusiasti di lavorare con lui”.

Riesci a goderti Roma?

Sì. Quando posso cerco di godermela con la famiglia. Andiamo a fare delle passeggiate in centro“.

Hai un ricordo con i tifosi in particolare?

Di ricordi in questi cinque anni ce ne sono tantissimi. Ogni giorno il tifoso della Roma ti riempie di tutto. A Trigoria, in trasferta, per le vie della città. Ho sempre ricordi belli, non uno in particolare. L’affetto che ci danno è un qualcosa che ci conferisce carica e ci emoziona allo stesso tempo“.

Un aneddoto su Tirana?

Una serata emozionante. Se chiudo gli occhi penso alla liberazione dopo il triplice fischio. Per tanti era la prima finale europea. Eravamo sereni ma emozionati. Dopo il fischio ci siamo liberati di tutto. Di aneddoti ce ne sarebbero tantissimi, da scriverci un libro. Magari, io e Spinazzola mentre ci scolavamo una birra in mezzo al campo“.

Qual è il sogno che non hai ancora realizzato e che speri di realizzare in futuro?

Vincere la prossima partita. Per il futuro, vincere altri trofei con la maglia della Roma“.