Corriere dello Sport (M.Rossi)Un avvio negativo per la Roma, ma di certo confortante per il rendimento di Gianluca Mancini. Il difensore è stato sicuramente il migliore tra i suoi in queste prime tre gare della stagione ma anche nel corso dei test e degli allenamenti estivi. È un momento che certamente non sta vivendo positivamente visti i risultati della squadra, ma che lo ha portato a vestire nuovamente la maglia della Nazio-nale, quella che negli ultimi anni aveva visto molto poco con l’altro Mancini, oramai ct dell’Arabia Saudita. Spalletti invece lo ha convocato ed è pronto a schierarlo subito titolare nella sua partita d’esordio. Un attestato di fiducia e stima che aiuterà il giocatore a migliorare sia tecnicamente sua nel ruolo di leader che si è ritagliato nella Roma e che spe-ta di poter conquistare anche in Azzurro.

Il rendimento di Mancini è migliorato molto nelle ultime stagioni. Sia sul profilo tecnico-tattico, sia disciplinare. Ventidue ammonizioni e un’espulsione nella stagione 2021-2022, la prima di Mourinho, 14 invece in quella passata (su 51 partite giocate quasi tutte da titola-te). In queste prime partite di campionato non ha ancora ricevuto sanzioni, il centrale è più attento agli interventi più reattivo negli anticipi e sicuramente più sicuro. Anche perché tra gli errori di Smalling e di Lorente è il difensore re che più trasmette sicurezza in questo momento alla squa-dra. E quello più veloce dopo l’addio di Ibañez. A ventisette anni Mancini vuole togliersi altre soddisfazioni con la Roma e di nuove in Nazionale.

Esordio nel marzo del 2019, da allora solamente 9 presenze tra panchine e tante esclusioni dai convocati, come l’Europeo poi vinto dagli Azzuri. Qualche momento di delusione, sicuramente la voglia di mettersi in mostra con il suo club per poter convincere la Nazionale a puntare su di lui. Fuori troppo spesso dal gruppo, le ultime convocazioni sono arrivate alla fine della scorsa stagione, con i 90 minuti giocati contro l’Ungheria e i 78 contro la Germania. Di mezzo una tribuna con l’Inghilterra. Adesso Mancini cerca spazio con il nuovo ct Spalletti. Vuole diventare un punto di riferimento del gruppo e prendersi responsabilità come già fa in giallorosso. Dopo la sconfitta contro il Verona, vista l’assenza di Mourinho, ha deciso di sedere in conferenza stampa per parlare del momento: «Le reti subite sono state disattenzioni nostre, bisogna ammetterlo e bisogna capire che per non commetterle bisogna fare qualcosa in più perché se concedi in Serie A ti fanno gol». Di  certo Mancini non si nasconde, se deve dire qualcosa non si crea problemi. Anche con i compagni, a volte mettendoci un po’ troppa irruenza. Di certo Mourinho non fa mai a meno di lui, Gianluca spera adesso di riuscire a conquistare anche Spalletti.