Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – Tanto rammarico e l’amaro in bocca. Inevitabile. Anche la rabbia per l’episodio che ha cambiato la partita dopo dieci minuti di gara. Mancini non le manda a dire e racconta le sue sensazioni sull’espulsione di Hummels dopo dieci minuti: “Sono episodi che fanno parte del calcio. Rivedendolo io sono li vicino, potevo recuperare, c’era anche N’Dicka. Dal mio punto di vista è stata una decisione severa. L’arbitro mi ha detto che era lanciato verso la porta e che non c’era margine di recupero, anche se io ho provato a dirgli il contrario. Ha preso questa decisione e ha cambiato la sorte del match”.
Il capitano della serata non ha digerito inevitabilmente l’uomo in meno per ottanta minuti, l’episodio che ha cambiato la partita e regalato un vantaggio incredibile ai baschi. Un Bilbao che non era invincibile come ha dimostrato all’andata: “l’Athletic non era assolutamente superiore a noi. Il 2-1 dell’an- data ci è stato stretto, ma con i se e con i ma non si va lontano. Voglio fare i complimenti al gruppo e ai ragazzi perché abbiamo lottato fino a quando le gambe tenevano, cercando di riportarla dalla nostra parte. E andata così, ma sono contento per la squadra, di come ci siamo aiutati a vicenda, di come ci siamo parlati. Ma assolutamente no, non siamo stati inferiori all’Athletic”.
Tanta l’amarezza per aver perso contro una squadra alla portata. Dopo l’andata tutti i segnali non potevano che essere positivi, fino al decimo minuto del ritorno, con l’episodio che ha indirizzato i restanti ottanta. Alla fine è arrivato un gol, su rigore, segnato dal giocatore che in mezzo campo non ha concesso un centimetro ai suoi avversari e che ha dato tutto: “Siamo dispiaciuti e tristi, volevamo fare un altra partita – le parole di Paredes – Dispiace per l’espulsione e per il gol nel finale del primo tempo. Bisogna ripartire e pensare a do menica che ci aspetta una partita difficile. Chiaramente il gol nel finale del primo tempo ha cambiato la partita anche se avremmo potuto fare sicuramente di più. Fino a quel momento stavamo andando bene, avevamo difeso benissimo correndo insieme. Fa male, ma bisogna alzare la testa e andare avanti”.
E allora la testa deve andare sul Cagliari per inseguire l’unico sogno ormai possibile: “Crediamo ancora di poter arrivare in Champions tramite il campionato ma bisogna andare passo dopo passo, bisogna pensare prima a domenica perché sarà una partita difficilissima”. Sulla quale è proiettato anche Shomurodov, ex della gara insieme a Ranieri: “Abbiamo lottato fino alla fine anche per Hummels, abbiamo preso gol all’ultimo minuto del primo tempo ed è stata dura a livello psico-logico. Ci abbiamo provato fino alla fine, peccato per il risultato. Ora dobbiamo essere concentrati sul campionato”.