Mancini: “Il rigore su Pellegrini deve girare 100 volte perchè è nettissimo”

Gianluca Mancini, difensore della Roma, è stato intervistato durante il post-partita di Roma-Milan 1-2. Queste le sue parole:

MANCINI A DAZN

La squadra condivide lo stesso sentimento di Mourinho? Quali sono i motivi di questa rabbia?

La condividano a pieno con il mister. Gli episodi li abbiamo visti tutti, oggi anche dal campo. Il rigore di Ibanez non c’è assolutamente. Viene richiamato dal VAR (Maresca, ndr) e non cambia idea. Noi difensori non possiamo intervenire, fare contrasti, mettere mani sulla schiena. C’è un rigore grosso come una casa su Pellegrini: Kjaer prende il polpaccio. Il Milan il primo tempo ha giocato molto bene, noi ci siamo messi a tre ed abbiamo cercato di pressare di più. In queste partite gli episodi fanno la differenza. In studio (a DAZN, ndr) ci sono ex calciatori di grandissimo livello: lo possono dire anche loro. Oggi gli episodi sono stati a sfavore nostro. Il rigore di Pellegrini deve rigirare 100 volte per far vedere che è un rigore nettissimo.

Gli arbitri vengono a parlarvi? Cosa si può fare? Si confrontano?

Vengono a parlare, facciamo le riunioni. Ci dicono di stare attenti con i falli di mano e purtroppo lo vediamo: tutti noi difensori sembriamo pinguini. Però su quello ci sono le regole e bisogna fare così, ma sui contatti dicono tutti gli anni che vogliono dare meno rigori e poi in un rigore del genere in cui Ibanez non tocca Ibrahimovic: è un contrasto normalissimo di due calciatori professionisti. Se ogni volta in area ci sono questi contatti e fischi rigore non è più calcio secondo me. L’arbitro può sbagliare, sono esseri umani. Se vieni richiamato al VAR hai sbagliato qualcosa, secondo me.

Al di là degli episodi, si è fischiato troppo?

Sì. Io sono uno che guarda tantissimo le statistiche. A fine partite 12 ammonizioni complessive, poi ci paragoniamo alla Premier League. Se vedono un rigore del genere si mettono a ridere. Ogni fallo un’ammonizione. Sono arrabbiato, non voglio mancare di rispetto a nessuno però così secondo me è una presa in giro, soprattutto il rigore di Pellegrini.

Come ne esce la Roma da questa serata?

Noi nei primi 10’ abbiamo creato qualche occasione, poi loro si sono messi ad attaccarci e noi abbiamo trovato difficoltà. Nel secondo tempo ci siamo messi a tre ed abbiamo provato a metterli in difficoltà. Secondo me è stato meglio del primo. In 11 contro 10 abbiamo provato ad attaccare. La Roma esce bene, con la consapevolezza giusta ma con tantissima rabbia.

C’è una costante, che è quella di non raccogliere tanti punti con le grandi. Al di là dei punti conquistati o meno, all’interno vedi una crescita della Roma da un punto di vista della mentalità e del coraggio?

Sì sì. Rispetto all’anno passato vedo una consapevolezza migliore. Quest’anno nel derby, contro la Juve, il Napoli e oggi abbiamo dimostrato di esserci. A Torino abbiamo fatto un’ottima partita e siamo stati sfortunati dal punto di vista degli episodi. Il derby è il derby ed abbiamo regalato quei 20’. Le reazioni sono però da squadra forte, la mentalità è quella del mister e credo si veda.

Cosa ti ha detto Maresca?

Vengo descritto come un rompiscatole. Con tutta la mia educazione sono andato a chiedere cosa avesse visto. Sono aiutati da 4-5 arbitri che guardano le partite in tutta comodità, lui mi ha detto che Ibra anticipa Ibanez e (Ibanez, ndr) fa fallo. Non c’è chiara occasione di gol, gli ho detto solo questo. Sul rigore di Pellegrini non gli ho detto niente perché se non vedo non voglio parlare. Quando sono rientrato ho visto che Kjaer prende il polpaccio.

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