Il Messaggero (A. A.) – Per i due sono i portabandiera della Roma c’è l‘orgoglio di essere qui, a respirare azzurro, c’è per entrambi, specialmente ElSha non lo nega, ma la speranza di partecipare non va abbandonata. Specie per Mancio, che corre – anche se in ritardo – per il posto dell’ultimo arrivato, e squalificato Calafiori. “Bastoni e Calafiori stanno giocando e lo stanno facendo molto bene. Poi ci sono io, Buongiorno e Gatti che siamo lì per farci trovare pronti. Siamo un gruppo coeso e compatto“, non si scompone il centrale della Roma, e spera nell’esordio contro la Svizzera.
Il 3-5-2 potrebbe agevolare Mancio: “Il calcio di oggi va così, non c’è un modulo preciso ma esistono gli adattamenti e le interpretazioni. E’ importante la testa e il cuore, queste non devono mai mancare, in tutte le partite“. ElSha avrebbe potuto volare, dall’esordio, nel 2012, a oggi, in Nazionale è entrato e uscito: “Non nascondo, qualche rimpianto ce l’ho. Quando uno gioca vuole sempre essere al top in ambito nazionale e in Europa. Essere qui è un grande privilegio, anche se non sto giocando, per me è una gratificazione e gioco le mie possibilità“.