Roberto Mancini ha parlato a La Gazzetta dello Sport. Il commissario tecnico dell’Italia ha parlato del futuro della selezione azzurra. Un futuro che, secondo lui, sarà nelle mani – più nei piedi – di Nicolò Zaniolo e Federico Chiesa. Mancini ha anche parlato di Leonardo Spinazzola e della Roma. Di seguito le parole del tecnico.
Il Marocco del campionato?
Forse la Lazio, che non gode di grande credito: gioco diverso, ma ora è più solida dietro. Ma anche la Roma: non la vedo così inferiore alla Lazio.
Spinazzola non ancora al top: preoccupato?
Dopo un infortunio così, ci vuole almeno un anno per tornare quelli di prima: riavere il vero Spina per marzo sarebbe perfetto.
Lo Zaniolo che ha in testa Mancini è simile a Bellingham?
Ci sta: Zaniolo ha qualità per fare la mezzala, l’esterno d’attacco, la mezzapunta e nelle ultime partite ho visto progressi anche nella capacità di giocare con la squadra.
Cosa chiede a questo 2023?
Che non porti niente, ma non tolga più niente a nessuno, a proposito di tristezza. Semmai restituisca a Zaniolo e Chiesa, perché sia il loro anno: dopo l’Europeo praticamente non li ho avuti, con loro e il gruppo al completo possiamo ricominciare davvero a fare bene. E magari una cosa il 2023 ce la porti, la Conference League di giugno: dipende da noi, le chance ci sono. E non sarebbe male.