Giovanni Malagò, presidente del CONI, ha rilasciato un’intervista ai microfoni del quotidiano Libero. Naturalmente, tema principe della discussione è stato l’argomento ultras, tornato sulla bocca di tutti dopo gli spiacevoli fatti di Milano. Uno stralcio delle sue parole:
Idee per stroncare questi avvelenatori dello sport?
Quello che è stato fatto in Inghilterra, dalla riforma Thatcher in poi, è l’esempio da seguire. Stadi dove si sta seduti, telecamere che individuano i comportamenti illeciti, steward addestrati e sempre in contatto con le forze dell’ordine, misure coercitive immediate e zero cavilli a cui appigliarsi. Serve l’intervento normativo e politico che ho sempre reclamato e non è stato ancora fatto. Anche se sembra che qualcosa si stia muovendo.
Eppure, la politica non solo non guarisce il calcio ma sta per creare problemi a tutto lo sport con la riforma del Coni…
“Riforma” non è la parola adeguata,magari chiamiamolo cambiamento. La tempistica del governo è sbagliata, la fretta con cui si sono mossi è sbagliata: l’ho detto al sottosegretario Giancarlo Giorgetti e a Simone Valente, responsabile sport dei Cinque Stelle. Serviva attendere la fine del quadriennio olimpico. A giugno si vota per l’assegnazione delle Olimpiadi invernali 2026, Milano-Cortina contro Stoccolma, e la “riforma” potrebbe anche influire in negativo. Mi pare una forma di autolesionismo.