Corriere dello Sport (G. Marota) – Lo scudo del Coni a protezione della Federcalcio. Ieri, al termine della Giunta Nazionale a Roma, Giovanni Malagò ha difeso l’operato di Gabriele Gravina: “C’è dolore, c’è stupore e dispiacere. Abbiamo una squadra campione d’Europa che non va al Mondiale, ma il mandato di Gravina ha una forte condivisione elettorale. Non è come il caso di Tavecchio. Il presidente della Figc attuale è stato eletto pochi mesi fa e ha presentato una road map molto interessante. In questo momento tutti devono remare dalla stessa parte, bisogna evitare conflittualità all’interno delle componenti come anche in Lega A e Federazione“.
Anche sul ct Roberto Mancini – Malagò ebbe voce in capitolo nella sua scelta, quando il calcio era commissariato – la posizione del presidente del Coni è limpida: “Confermarlo è la cosa più giusta in assoluto, è l’allenatore che ha vinto l’Europeo frantumando il record di imbattibilità“.