Il Presidente del CONI Giovanni Malagò è un noto tifoso romanista e ha voluto dire la sua sul possibile cambio di proprietà della Roma, che sembra aver subito una frenata a causa dell’emergenza Coronavirus. Queste le parole del numero uno del CONI a Radio Incontro Olympia:
“Non lo so se la trattativa per l’acquisto della Roma tra Pallotta e Friedkin sia terminata, sicuramente il Coronavirus non ha aiutato. Questo è poco ma sicuro”.
C’è egoismo da parte di tutti i presidenti dei Serie A sul fatto di voler giocare o no?
Si, tutti hanno in qualche modo un condizionamento da una posizione di classifica, non mi sento di dire che ci sono buoni e cattivi. Questo forse è nella natura umana che ci possono essere delle spinte, in virtù anche del fatto che nel momento in cui si è fermato tutto uno era ad un punto dalla retrocessione o dallo scudetto.
Playoff e playout come piano B del calcio?
Non si può pensare che o il campionato parte e finisce oppure non so cosa succede. O tutto o niente. Questa è la mia idea del tutto personale. In Italia ci sono circa 15 sport di squadra, dalla pallamano al football americano, dalla pallacanestro al pattinaggio a rotelle, dal rugby al calcio. 14 su 15 hanno fermato i campionati, 14 su 15 non hanno assegnato lo scudetto, 14 su 15 non hanno dato le retrocessioni. Cito la situazione quale è. È rimasto il calcio perché è diverso, va bene, perché muove tanti interessi. Io mi permetto di dire che anche la Virtus Bologna di basket avrebbe voluto vincere il campionato o la Pro Recco nella pallanuoto.