Era il 21 novembre dello scorso anno e negli spogliatoi dell’Etihad Stadium (dopo City-Real di Champions) Maicon e Mourinho si fermarono a scherzare (eufemismo) su Benitez. «Hai visto? Il tuo amico è il nuovo tecnico del Chelsea», diceva il difensore brasiliano, ripreso dall’emittente spagnola LaSexta Deportes. Maldestra la replica di Mourinho: «Chi, “el gordo”? Magari chiederà a Materazzi di fargli da vice…». E giù risate, praticamente di scherno. Materazzi, in effetti, all’Inter non legò mai con Benitez (che in nerazzurro, nel 2010, durò poco più di sei mesi). Benitez quando vide quel video ci rimase male, anche perché fu proprio lui a chiedere esplicitamente a Moratti la conferma di Maicon. «Voglio essere diplomatico, diciamo che non l’ho visto», replicò il tecnico spagnolo. Venerdì, Maicon e Benitez si ritroveranno ancora, ma stavolta da avversari. Da allora sarà la prima volta, visto che lo scorso anno il brasiliano (causa infortunio) saltò le sfide tra City e Chelsea.
STOP SUPERATO Per preparare al meglio la sfida stellare di venerdì sera, Maicon ha rinunciato anche alla convocazione in nazionale (ieri il Brasile ha battuto lo Zambia 2-0 in amichevole a Pechino, in Cina). Del resto, c’era da lavorare al meglio a Trigoria (seguito come sempre da vicino da Franchino Chinnici) per smaltire i postumi dell’infortunio muscolare (lesione al flessore della coscia destra) che l’ha bloccato a Genova lo scorso 25 ottobre, in Sampdoria-Roma, facendogli saltare le gare con Bologna e quella del cuore, proprio contro l’Inter. Ora Maicon è di nuovo in pista, pronto a riannodare un filo che l’aveva protagonista assoluto nelle prime 5 giornate di campionato. «Ho quasi recuperato al 100% — ha detto la scorsa settimana a Lancenet — Con il Napoli ci aspetta una partita durissima».
RUGGITI E CARISMA È vero, ma la Roma sapendo che il brasiliano è di nuovo arruolato dorme sonni più tranquilli. Torosidis ha fatto bene con Bologna e Inter, ma la spinta e la personalità di Maicon sono un’altra cosa, proprio come i suoi «ruggiti» in allenamento. In più, nel giorno in cui mancherà Balzaretti (out per squalifica), giocare senza esterni titolari sarebbe stato difficile. Insomma, è improbabile che Garcia decida di privarsi del brasiliano: per il carisma, la capacità di trascinare il gruppo, di caricare ogni singolo compagno e per la personalità (esplosiva) che scintilla in ogni suo attimo in campo. «Quando lo abbiamo preso, sapevamo che entrando nello spogliatoio e uscendone per poi entrare in campo, in qualche misura avrebbe creato apprensione e timore in avversari e compagni — ha detto un mese fa il d.s. Sabatini — Volevamo gente abituata a vincere». Già, e chissà se venerdì avrà paura anche Benitez. A chi poi stavolta toccherà ridere, si vedrà solo a fine partita…
Gazzetta dello Sport – A.Pugliese