Libero (S.Galbiati) – Lo paragonano a Re Mida per la sua capacità unica di scoprire giovani e sconosciuti talenti e tirarne fuori il massimo potenziale sportivo ed economico. Ramon Rodriguez Verdejo, più semplicemente Monchi, sarà il nuovo direttore sportivo della Roma, colui che raccoglierà la pesante e scomoda eredità di Walter Sabatini e sostituirà Ricky Massara, ds attualmente in carica. Manca ancora l’ufficialità ma la presenza di Monchi agli ultimi meeting operativi di Pallotta e l’incontro di Londra di due giorni fa sembra cancellare ogni dubbio. Sarà la prima esperienza italiana per lo spagnolo e soprattutto la prima fuori da Siviglia, club in cui ha trascorso gli ultimi 19 anni della sua carriera, prima sul campo come portiere (con sole 55 presenze in 9 stagioni) e poi dietro una scrivania. Con i Rojiblancos ha vinto 9 trofei (due coppe Uefa e tre Europa League di fila, 2 coppe del Re, 1 Supercoppa spagnola e 1 Supercoppa europea), ma il bottino più grande del 48enne andaluso sono i numerosi talenti scoperti lungo la strada, quelli che gli hanno fatto guadagnare il soprannome di «mago delle plusvalenze». Come Dani Alves, acquistato a 500mila euro e rivenduto a 40 milioni o Julio Baptista, pagato 2 milioni e ceduto per 25 all’Arsenal o ancora Kondogbia preso a 4 e rivenduto a 20, ma anche Sergio Ramos, Ivan Rakitic, Aleix Vidal, Seydou Keita, Carlos Bacca, i giallorossi Perotti e Fazio e molti altri, per un totale di quasi 300 milioni di plusvalenze generate. Tra le sue qualità anche quella di saper gestire in maniera innovativa e lungimirante il vivaio societario e di saper costruire un rapporto di stretta collaborazione con gli allenatori.
E proprio nel giorno della “semi” ufficialità del suo nuovo incarico è tornato a parlare il grande ex, Walter Sabatini, che, da una cattedra dell’università Roma Tre ha commentato con gli studenti la scelta del nuovo ds: «Oggi è una giornata per me infausta. È quasi ufficiale Monchi alla Roma e io ho smesso di essere il ds. Monchi è un uomo straordinario, hanno fatto un’ottima scelta». Sabatini ha ripercorso gioie e dispiaceri dei suoi 6 anni in giallorosso, fino ad arrivare a Luciano Spalletti e alle sue continue incomprensioni con la società: «È un uomo un po’ bizzarro, ma da quando è arrivato non ha mai detto una parola inutile – ha affermato – . Lavora 10 ore al giorno, ha tentato di portare la Roma su un percorso nuovo».
Un percorso che rischia però di concludersi a fine stagione. Si dice infatti che il nuovo direttore sportivo potrebbe portare con sé anche il compagno degli anni vincenti di Siviglia, Unai Emery. Il rinnovo di Spalletti infatti sembra sempre più legato al derby di ritorno in Coppa Italia di martedì prossimo, giorno in cui la stagione e il futuro della Roma saranno più chiari. Così come quello di “Re Mida” Monchi, alla sua vera prima prova del nove. E intanto, proprio in vista di martedì, le tifoserie di Roma e Lazio possono festeggiare. Il derby si giocherà con le curve dell’Olimpico senza barriere. Oggi partiranno i lavori per la rimozione dei divisori: il primo settore ad essere interessato sarà quello della Nord, che resterà chiuso per Roma-Empoli (sabato sera), poi toccherà alla Sud con gli ultimi ritocchi previsti proprio a poche ore dalla partitissima del 4 aprile.