Tuttosport (A. Napoletano) – È l’hombre del partido, quello nato con il pallone in culla, il faccino alla Baggio con il diavolo dentro. Poteva fare il Totti a casa sua, magari va a fare Totti alla Roma per davvero. Giulio Maggiore si è aggregato ieri alla Nazionale Under 21 di Nicolato a Tirrenia, con una valigia piena di certezze, basta sogni.
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È stato l’elemento di spicco dello Spezia sorpresa di Vincenzo Italiano, neanche tanto a sorpresa. Dove c’era da lottare, pur giovanissimo, è arrivato lui, autentico signore del centrocampo, sia sporco che pulito. Un giocatore unico nel panorama calcistico italiano per visione, intelligenza, un prototipo diverso dall’ultima generazione.
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Attende notizie, sa che dopo 5 anni forse è il momento di cogliere l’attimo fuggente. In scadenza, poi grazie ad Angelozzi lo Spezia lo ha fatto prolungare, messo sotto contratto vero e ci ricaverà qualcosa come 10 milioni di euro, almeno: “Sì ci ho pensato – ammette – rimanere allo Spezia a lungo e fare un po’ come ha fatto Totti alla Roma, diventare un simbolo. Io però ho dato tanto, e ci sono momenti in cui devi fare delle scelte. Non so ancora cosa succederò, ma di certo se partirò, potrò solo ringraziare chi ha creduto in me davvero“.
Mai pensato di non potercela fare a salvarsi?
Ci sono stati tanti passaggi difficili, a Napoli abbiamo avuto una grande reazione nel periodo peggiore. Poi nel finale di stagione, mi sono preoccupato di non averla chiusa con la Sampdoria al Ferraris, e mi sono detto che con Torino e Roma non potevamo complicarci la storia. Così è stato.
Roma o Atalanta soprattutto su di lui. Mourinho avrebbe avvallato il suo arrivo, si parla di inserimento di un paio di giocatori giallorossi nell’affare. L’Atalanta vorrebbe giocare d’anticipo, avendoci già provato due anni fa.