Corriere dello Sport (R.Maida – G.D’Ubaldo) – Prendetela come una coincidenza. O come una provocazione. Sicuramente è un fatto: la Roma sa vincere anche senza Radja Nainggolan. Il giocatore più insostituibile, numeri alla mano, può essere sostituito.
ATTUALITÀ – Nel campionato attuale, Di Francesco lo ha lasciato fuori in due partite: contro il Benevento e contro la Spal, sempre per problemi fisici. E sono arrivati sei punti. Bella forza, si potrebbe obiettare: contro le due neopromosse, l’ultima e la terz’ultima della classifica, non è necessario schierare l’artiglieria per vincere. Obiezione accolta. Ma allora andiamo a ritroso, studiando il campionato 2016/17, il migliore della carriera di Nainggolan: qui Spalletti ha rinunciato a lui, almeno inizialmente, tre volte ottenendo 9 punti. Contro il Crotone, ok, ma poi anche contro l’Inter all’Olimpico e contro il Chievo a Verona.
STORY – E così, mentre a Trigoria riflettono in vista della partita della Befana con l’Atalanta, si scopre che la Roma non sia Nainggolan-dipendente. Prendiamo i l campionato 2015/16, a metà tra Garcia e Spalletti: Radja resta fuori dalla formazione titolare per 6 volte e la squadra totalizza 14 punti, con quattro vittorie (Frosinone, due volte Empoli, Sampdoria) e due pareggi (Chievo, Bologna). Per trovare una sconfitta della Roma in campionato senza Nainggolan bisogna risalire a quasi tre anni fa, quando la squadra già sicura del secondo posto si fece battere all’Olimpico dal Palermo all’ultima giornata. Peraltro in quella partita Nainggolan entrò nel primo tempo, al posto dell’infortunato Paredes, senza riuscire a evitare il risultato negativo.
ROSA – I dati sono interessanti ma logicamente non mirano a provare l’ordinarietà di Nainggolan, che dal suo arrivo alla Roma (gennaio 2014) è stato un pilastro per tutti gli allenatori, meritandosi la stima dei principali club d’Europa. Semmai testimoniano che la Roma, in assenza del suo centrocampista più forte, abbia saputo spesso organizzarsi per azzerare l’handicap. Chissà se accadrà così anche sabato. Di sicuro un’eventuale esclusione di Nainggolan stavolta non avrebbe a che fare con il turnover e la necessità di lasciarlo a riposo. Anche perché con l’Atalanta la sua tradizione è di tutto rispetto: le ha già segnato 3 gol, due con la Roma e uno con il Cagliari. Soltanto all’Inter (5 gol) ha fatto più male in carriera.