Corriere dello Sport (R.Maida) – La solita radio amica, i soliti missili terra-aria. Quando parla a Sirius Xm, un’emittente popolare molto ascoltata sulla East Coast americana, James Pallotta si esprime sempre a ruota libera, in toni colloquiali. Oltre a lanciare pesanti accuse al Milan, il presidente della Roma ha affrontato altri temi, ribadendo l’astio verso Walter Sabatini già manifestato nell’intervista al nostro giornale: «Ho perso fiducia nel mio direttore sportivo dopo un paio d’anni di lavoro. Avremmo dovuto crescere come organico, invece lui continuava a cedere giocatori. Così ho detto a Franco Baldini che avremmo dovuto cercare un altro al suo posto. Mi ha parlato di Monchi, dicendomi che avrebbe lasciato il Siviglia, e l’abbiamo preso quando ho saputo che era lui a voler parlare con me. Siamo stati fortunati, per noi è stato un dono del cielo».
RISPOSTA – Dopo essere stato tirato in ballo per il bavero due volte in pochi giorni, Sabatini ha affidato all’Ansa la sua replica sarcastica: «Ho sempre ammirato la genialità del presidente dell’As Roma, James Pallotta, puntualmente riconfermatasi quando ha deciso di accettare le mie dimissioni a settembre e non a maggio quando le avevo presentate. Nonostante la sfiducia che Pallotta oggi lamenta ho quindi dovuto e voluto completare la campagna acquisti che per sua fortuna ha portato la mia squadra ad ottenere 87 punti in campionato e a garantire 120 milioni di introiti al 30 giugno permettendogli di passare un’estate esaltante come si evince dai giudizi espressi su cose e persone. Auspico che la Roma possa in futuro ribadire classifica e introiti permettendo a Pallotta di continuare ad inebriarsi dell’idea di se stesso e della sua presidenza». A calciomercato.com ha aggiunto: «Parole inutili, buttate lì in uno stato confusionale. Ecco, Moratti mi dice che all’Inter serve un difensore e Moratti è un presidente, un presidente vero».
LO STADIO – Pallotta è stato anche interpellato dall’Associated Press tornando sul tema Tor Di Valle: «Noi pensiamo ci siano ottime possibilità di costruire una grande squadra e uno stadio che serva da intrattenimento per i tifosi. Non voglio vendere la Roma. Ma se non riuscissi a ottenere l’ok, allora qualcun altro dovrà prendersi la briga al posto mio». Alla luce dei nuovi intoppi burocratici sull’iter dello stadio l’ipotesi di disimpegno acquisisce ulteriore consistenza.
I GIOCATORI – E’ entusiasta degli acquisti di Kolarov («Un colpaccio») e di Gonalons («Sarà una bella sorpresa. Non abbiamo mai avuto un centrocampo così forte») ma soprattutto del rinnovo di Nainggolan annunciato due giorni fa: «Lo scorso anno ha giocato molte partite con problemi muscolari, forse qualcuno non se n’è accorto». Chiusura su De Rossi («Sarà un bravo capitano, già ora vedo un cambiamento nel suo temperamento») e su Spalletti, che «io amavo, ma la stampa lo ha fatto impazzire», con un riferimento forse indirizzato all’ex deejay della squadra, Rüdiger: «Per fortuna adesso non c’è nemmeno la musica nello spogliatoio e i giocatori sono contenti».