La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese-D.Stoppini) – E a un certo punto del pomeriggio, neppure quotato dai bookmaker, riecco spuntare un vecchio adagio su quel diabolico e neppure troppo moderno strumento che è twitter: una foto di Ilary Blasi con la maglia della Lazio. Così, tanto per fare luce sul frullatore che ha miscelato insieme Roma, Spalletti, Totti, Ilary, il Grande Fratello, la Grande Trigoria, la Grande Festa dei 40 anni. E la sconfitta di Torino? Scomparsa dai radar, pochi interventi, copertine sbiadite, come se si volesse parlare di un qualcosa di lontano. Eccolo qui, l’effetto collaterale dell’intervista di Ilary alla Gazzetta: ha spostato l’attenzione dai problemi reali della squadra. E chissà, in fondo se Spalletti si fermasse un attimo a riflettere, o semplicemente ad ascoltare gli umori in giro per la città, si potrebbe dire che la Blasi gli ha fatto un favore. Siamo al paradosso, ovvio. Però in tendenza su twitter la polemica Blasi-Spalletti con sottofondo musicale Totti l’ha fatta a lungo da padrona.
ACCUSE – Radio, tv, giornali, bar, ristoranti, whatsapp: a Ilary il monopolio Roma, un fulmine in un mare già in tempesta. Che ha scatenato reazioni eccellenti e altre poco ortodosse. Nel mirino è finita lei. Accuse sessiste, roba da MedioEvo, del tipo «lei è donna, di calcio non può parlare». In fondo, non troppo distante è il pensiero di Giovanni Trapattoni, che di Totti è stato allenatore in Nazionale: «Le mogli facciano le mogli. Ho sempre detto ai calciatori che le loro compagne non devono interferire nelle questioni di campo. Siano al fianco dei mariti, questo sì. Ma se si mettono a parlare di cose di campo, diventa poi un caos». Caos su cui c’è pure chi ha voluto scherzare, giocando su nomi dai suoni simili: «E ora tutti incollati alla tv per il confronto tra Ilary e Trump». Per fortuna l’Hillary statunitense ha ben altri pensieri. Pensieri che non ha Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato, che a Radio Rai si è lasciato andare contro Spalletti: «È il primo ad avere la testa fusa. Soffre d’invidia per Totti». Chissà, forse potrebbe essere vero, che c’è pure chi azzarda: «Quando Spalletti verrà esonerato, Ilary andrà in panchina». Oddio, per la Roma sarebbe una prima volta. Non sarebbe la prima volta, invece, che in contrapposizione a Spalletti finisce una lady football. Ricordate le polemiche con Francesca Brienza, compagna dell’ex Rudi Garcia? Ecco, lei si è schierata al fianco di Ilary: «Ci risiamo col sessismo sfrenato. Nel 2016 ancora c’è chi insulta le donne che esprimono opinioni sul calcio. E che Dio le salvi se poi sono anche le mogli/compagne/sorelle o della famiglia o semplicemente amiche di un calciatore. Le donne possono parlare di calcio!». Più soft le parole dello stesso Garcia, che a TikiTaka non è sceso nella polemica: «In questo mestiere devi essere pronto a tutto, soprattutto oggi con i grandi mezzi di comunicazione che rendono tutto più complicato. La famiglia di Totti è bellissima, lui ha trovato equilibrio in casa e anche questo aspetto ha contributo alla sua lunga carriera». Non ha certo contribuito alla serenità della giornata di ieri, ma questo è un altro discorso, un effetto collaterale calcolato e tutto sommato sopportabile.
TEMPISTICA – Almeno fino a prova contraria, «perché tutti i mariti sognano di avere una moglie così pronta a schierarsi dalla loro parte». Una voce sottotono, perché la maggior parte dei tifosi della Roma rimprovera la moglie del capitano: «Più che le parole, ha sbagliato la tempistica». E ancora: «Ha rovinato il compleanno di Francesco». Compleanno al quale parteciperà anche l’amico Giovanni Malagò: «Non fatemi mettere il naso su questo», dice. Renzo Ulivieri, allenatore, il naso ce lo mette eccome: «Di questo intervento non se ne sentiva il bisogno. Conosco bene Spalletti, so quanti stimi Totti». Non la stimano tutti quelli che ieri hanno preso d’assalto il fan club di Ilary, che a un certo punto della mattina è stato costretto a chiarire: «Non entrando nel merito di interviste e polemiche ribadiamo che Ilary non è sui social e che questo profilo è legato al fanclub ufficiale». Come a dire: lasciateci in pace. Ma ormai l’uragano s’era già abbattuto.