L’elenco delle sognatrici è articolato, e ovviamente una esclude l’altra. Antonio Conte può permettersi di sfogliare qualche margherita, ma anche lui deve aspettare qualche settimana per capire quale può essere il suo destino. Partendo da due certezze. La prima è che l’anno sabbatico non si ripeterà e che lui vuole tornare ad allenare, la seconda è il desiderio di lavorare di nuovo in Italia dopo il biennio inglese. La squadra che vuole Conte in modo più esplicito e che gli ha già proposto un ingaggio da 8 milioni a stagione per tre anni, perché ha bisogno di un allenatore adesso e subito, è la Roma. Ma dovrà aspettare, perché non è la prima scelta. Quella è la Juventus, dalla quale Conte se n’è andato sbattendo malamente la porta ma dove tornerebbe volentieri. Agnelli e Allegri si incontreranno presto, forse già nelle prossime ore. Se qualcosa andrà storto Conte sarà il primo a saperlo. Ma anche se andrà tutto liscio, in quel caso l’agenda si tingerà di nerazzurro. Anche qui non è facile che Spalletti e l’Inter si lascino, perché i soldi in ballo in caso di divorzio sono ancora di più di quelli tra la Juve e Allegri. Che l’a.d. Marotta e Conte si siano parlati più volte e che l’accordo possa essere trovato in poche ore in caso di via libera della proprietà cinese, ci sono pochi dubbi. La novità di questi giorni è il quarto incomodo, ovvero il Milan. Anche se senza la certezza delle coppe e con i vincoli del fair play finanziario tutto si fa più complicato. Lo scrive il Corriere della Sera.