La Gazzetta dello Sport – Considerando gli infortuni di Kumbulla in difesa, Wijnaldum a centrocampo e Zaniolo ed El Shaarawy in attacco, forse Josè Mourinho potrebbe anche appellarsi alla scaramanzia. E non dirlo troppo forte
Ma, al momento, le fasce della Roma sono il reparto che gli dà più certezze. Perché a destra ci sono Karsdorp, il titolare praticamente indiscusso della scorsa stagione, e Celik, il turco in rampa di lancio che aveva messo le cose in chiaro fin dal primo giorno, mentre a sinistra ci sono Zalewski, anche lui titolare da febbraio in poi, e Spinazzola. Quattro giocatori di alto livello, con un’età media di quasi 25 anni, nel pieno quindi della maturità calcistica.
Contro la Salernitana hanno giocato l’olandese e Spinazzola, contro la Cremonese e la Juventus anche, contro il Monza, dal primo minuto, sono partiti Celik e Zalewski. Contro l’Udinese, invece, sono tornati Karsdorp (con risultati in verità disastrosi) e Spinazzola. Quello che colpisce è che, a parte Karsdorp contro la squadra di Stroppa, dalla seconda giornata in poi tutti hanno sempre giocato.
Solo contro la Salernitana, all’esordio, i due esterni sono arrivati al 90’ e ciò significa che Mou non solo riconosce l’abbondanza a destra e sinistra, ma la sfrutta anche. Soprattutto perché la concorrenza interna stimola la crescita e aumenta le soluzioni, come ha ricordato lo Special con una frase, dopo Juventus-Roma, diventata virale: “Karsdorp non sta bene? Arrivederci amico, c’è Celik“. Lo scorso anno non c’era nessuno, Maitland-Niles è arrivato a gennaio e ha visto il campo col contagocce e Rick ha chiuso la stagione con 51 partite.
La sensazione è che, anche domani per l’esordio europeo di questa stagione, Mou cambierà qualcosa. A sinistra potrebbe rientrare Zalewski, che ogni volta che gioca fa bene: il ragazzo polacco, a 20 anni, ha dalla sua forma fisica ed entusiasmo e, per quanto giustamente rispetti Spinazzola e sappia di avere un concorrente di livello molto alto, vuole giocarsi tutte le sue occasioni.