Corriere della Sera (G. Piacentini) – Un impatto migliore del suo ce l’ha avuto, nell’era dei 3 punti a vittoria (dal 1994-95), solo Gabriel Omar Batistuta: 8 volte a segno nelle prime 6 gare nella stagione del terzo scudetto (2000-01, la prima in giallorosso dell’argentino).
Con la doppietta di ieri sera al Cagliari Romelu Lukaku ha realizzato 5 gol nelle sue prime 6 presenze in Serie A in giallorosso (media 0,83 a gara). Se oggi la formazione giallorossa si tiene a galla e sta recuperando posizioni in classifica, gran parte del merito è del numero 90. Il centravanti belga, però, non si sente il giocatore più rappresentativo.
“La Roma è la Roma, non è di Lukaku. Siamo una squadra, dobbiamo migliorare perché siamo in una posizione difficile, dobbiamo crescere per i tifosi e per la città, sono contento per la vittoria”. Quando è arrivato, qualcuno aveva dubbi sulla sua condizione fisica ma lui ci ha messo pochissimo ad entrare in forma. “Perché sono un professionista, ho lavorato durante l’estate mentre tanta gente ha parlato di me: io non parlo ma dimostro in campo quello che so fare”.
La coppia con Dybala funziona, anche se ora l’argentino dovrà fermarsi. “Con Paulo mi trovo benissimo, ho avuto la fortuna di giocare con grandi giocatori, lui aiuta la squadra. Peccato che si sia fatto male, speriamo di recuperarlo presto, è il giocatore più importante in rosa”.
Con Mourinho il rapporto è “special”. “Abbiamo una relazione particolare, lui conosce la mia famiglia ed i miei figli: io mi fido di lui e lui di me, è anche molto duro come devono essere gli allenatori ma per me è il modo migliore per crescere”. È cresciuto molto, ed ha risposto alle critiche che lo stesso Mou gli aveva fatto alla fine del match col Frosinone, Aouar, autore del primo gol giallorosso. “Il mister – le parole del centrocampista – ha una mentalità vincente, lui vuole sempre di più e anche io. Sono contento per la squadra, per me e per lui perché voglio dimostrare di essere importante e con umiltà spero di continuare così. Lo scorso anno è stato difficile per me ma ora mi sento sempre meglio. La mia posizione? Sono un giocatore di squadra, mi piace giocare davanti ma anche più basso. Nella scorsa stagione non ho giocato molto e ho segnato un solo gol, ma in passato sono arrivato anche a 7 reti. Sono bravo in questo e spero di farne di più per la squadra”.