Il Messaggero (S. Carina) – Era la coppia che l’anno scorso Marotta sognava per l’Inter. Oggi è Mourinho a godersela. Il nove e il dieci, il gigante e il bambino, il carro armato e il genio, la forza e la classe, il gol e l’assist. In poche parole: Lukaku e Dybala. Ore 20,45, teatro l’Olimpico: inizia il campionato (di rincorsa) della Roma. Perché se è vero che il torneo è arrivato alla quarta giornata e il ritardo dalla zona Champions è già importante, non ci sono scuse. Con quei due là davanti, nulla è impossibile.
È chiaro che servirà una Roma migliore nella manovra di quella vista nelle prime uscite stagionali, più attenta a livello difensivo, meno frenetica nelle scelte, più cinica sotto porta. Ma avere Romelu e Paulo insieme è come partire da 1-0 (quasi) ogni due partite. Duecentottanta gol il belga (in 590 gare), 170 l’argentino (in 465): il totale in carriera fa 450 in 1055 partite con squadre di club. La media è 0,42. In un campionato come la serie A, impoverito dalle razzie della Premier e ora anche degli sceicchi arabi, Lukaku e Dybala sono un lusso. Da godersi e sfruttare. Pinto è uscito allo scoperto in tempi non sospetti, parlando di “ambizione societaria” riferita alla Champions.
Così anche Mou, spesso ritroso ai pronostici, ieri non si è potuto nascondere. Perché non fissare un obiettivo ma dire “sono contento di chi è arrivato, quando siamo tutti e tutti in piena forma siamo una squadra veramente forte” equivale a gettare la maschera. La Roma c’è e lo deve soprattutto a quei due. Toccherà a loro cambiare l’inerzia delle partite, regalare fiducia ai compagni e gol più punti allo Special. In campo potrebbero rinverdire i fasti del tandem Lautaro-Lukaku. Da Lula a Lupa (Lukaku e Paulo) il passo – almeno nell’immaginario del tifoso giallorosso – è breve. Tecnicamente e tatticamente.
Già da questa sera la Roma è pronta a cambiare pelle. Sarà soprattutto sul versante destro, là dove Lukaku tende di più ad allargarsi che il feeling con Dybala dovrebbe diventare letale per gli avversari. Un lato forte, che potrebbe avvalersi dei cross da sinistra di Spinazzola, sempre che Leo si ricordi di tornare quello splendido calciatore che aveva indotto il Real Madrid a chiederlo prima dell’Europeo vinto dagli azzurri (e del tremendo infortunio patito dal laterale).
Tra l’altro Romelu segna (e l’Empoli ne sa qualcosa: il belga è stato coinvolto in tre gol, 2 reti e un assist, in appena 104 minuti giocati contro i toscani in Serie A, in media una partecipazione ogni 35 minuti) e fa segnare. Per informazioni chiedere ai suoi partner in carriera. Da quando nel 2013-14 aveva Mirallas vicino, capace di regalarsi 8 gol e 9 assist. Un crescendo che ha poi visto Martial segnare 9 reti allo United nel 2017-18, Rashford andare in doppia cifra (10) nel 2018-19, emulato da Lautaro Martinez nel primo biennio interista (17 e 14) e nell’ultimo anno (21), anche se il reale apporto di Big Rom si è visto soltanto nelle ultime 7-8 giornate di campionato. Dybala non ha mai avuto di questi problemi ma tant’è, meglio avere uno come Big Rom vicino che contro. L’Olimpico questa sera non avrà occhi che per loro. Per la coppia dei sogni. Nata per segnare e sognare.