Il Messaggero (S. Carina) – Non parla nessuno. Né Mourinho tantomeno Inzaghi. Una scelta in contro tendenza che non può far altro che strappare un sorriso immaginando il frastuono che alle 18 accompagnerà ogni pallone toccato da Lukaku. La partita però più che sugli spalti si gioca in campo. Oggi è la prova del 9. Per Romelu, arrivato a quota 8 reti in stagione, ma non solo.
I giallorossi sono tornati in scia delle prime che si giocheranno fino alla fine un posto nella ricchissima Champions del prossimo anno ma dopo la partenza a handicap hanno bisogno di un acuto per rimettere i conti in pareggio. Quella con l’Inter può essere l’occasione giusta. Da un lato tutti contro Lukaku. Dalla tifoseria nerazzurra agli ex compagni di squadra che non hanno fatto mancare negli ultimi giorni frecciate al belga. Hanno parlato tutti meno il diretto interessato, Romelu, che si è limitato a garantire ai compagni di sentirsi pronto alla grande sfida.
E allora ci ha pensato Mourinho a proteggerlo. Anche Pinto ci ha provato, consapevole però che in campo toccherà a Lukaku. Lo sciamano portoghese vuol dar seguito ad una prerogativa che gli ha regalato due gol contro lo Slavia e altre gioie nell’ultima trasferta di Cagliari. Ossia, il recupero dei palloni negli ultimi 25 metri avversari. I giallorossi hanno la percentuale più alta di recuperi (23%) terminati poi con un tiro di tutta la Serie A. Insieme alla tenuta difensiva (appena 1 gol subito nelle ultime 5 partite) e alla vena di Romelu sono le chiavi per tentare l’impresa.