Corriere dello Sport (R. Maida) – Smaltita l’euforia, è il momento dei programmi: quando tocca a Lukaku? E presto per dirlo ma è ragionevole immaginare che, se tutti i documenti per il trasferimento saranno a posto, già venerdì sera lo vedremo in panchina all’Olimpico.
E allora: da stamattina a Trigoria parte il count-down. Lukaku non è al cento per cento, in nessun parametro atletico. Ma non potrebbe essere altrimenti dopo un’estate senza amore, Come e accaduto a Belotti lo scorso anno, Big Rom si è allenato quasi sempre da solo. E negli ultimi tempi il chelsea, che non voleva reintegrarlo nell’organico, lo ha dirottato nella seconda squadra per evitare contenziosi legali. Negli ultimi giorni addirittura Lukaku era a Bruxelles, a casa sua, in attesa di raggiungere la Roma. Impensabile che possa giocare contro il Milan. Ma e comunque importante che sia presente.
Di sicuro nella formazione titolare ci sarà ancora Andrea Belotti, la nota più positiva delle prime due giornate di campionato: con due gole mezzo, un assist e un’espulsione procurata, ha fatto ampiamente il suo dovere dopo una stagione di delusioni continue. I dub. bi sono invece sul modulo e sul piano-partita. Con Azmoun ancora infortunato, e non così vicino alla guarigione, Mourinho aspetta dai medici il responso definitivo su Dybala però già immagina la squadra da opporre al Milan.
Seguendo la logica del 3-5-2 che ha allenato per tutta l’estate, El Shaarawy dovrebbe trovare posto in attacco di fianco a Belotti. Ma nella situazione di difficoltà, non sarebbe azzardato immaginare l’avanzamento di Pellegrini con la conferma di Paredes nel mezzo e la promozione di Aouar. Sarebbe una Roma più difensiva ma anche più equilibrata dopo le inspiegabili amnesie di Verona. Inoltre El Shaarawy sarebbe l’unico vero cambio in attacco, soprattutto se Solbakken fosse ceduto nelle ultime ore di mercato.
Attenzione alle sorprese anche sulle fasce: mentre a sinistra è aperto il ballottaggio Spinazzola-Zalewski, a destra si potrebbe rivedere Celik dall’inizio. Fin qui non ha giocato neanche un minuto ma nello scorso campionato per due volte ha marcato bene Leao, che conosce dai tempi in cui i due condividevano lo spogliatoio del Lill. Ogni dettaglio conta.