Lukaku, che fame di gol: il Napoli insiste con lui

La Gazzetta dello Sport (A. Giordano) – È quando lo tirano per la maglietta che Romelu Lukaku esce dalla sua proverbiale riservatezza. Sono trascorsi 265’ dall’ultimo slancio possente in campionato, era il 5’ di Milan-Napoli: e davanti a quel silenzio prolungato, la domanda che sorge spontanea s’aggroviglia sempre intorno a Big Rom, alla sua prolificità, che però non ha distratto né il Napoli, né Conte, né Giovanni Manna.

Quattro reti e pure quattro assist nelle sue dieci presenze, un fatturato che lo fa rientrare ogni 90’ in un gol del Napoli – lo segni o lo propizi – e quindi una media che spinge a osservare con ottimismo il futuro, nel quale andrà ovviamente aggiunto altro. Lukaku si porta appresso un ritardo nella preparazione che ha richiesto, poi, interventi a campionato in corso, ha saltato per due volte gli appuntamenti con la nazionale e al terzo s’è presentato, ma per una sfida – una soltanto – quella con l’Italia.

Poi, s’è totalmente “abbandonato” tra le braccia di Conte, che non ha mai indugiato. C’è una fiducia totale, una empatia quinquennale, una sintonia calcistica che sparge serenità sul Maradona che ritroverà 50 mila spettatori e se ne andrà verso il tutto esaurito per il derby personale di Lukaku, il grande ex.

Un anno fa, il Lukaku romanista nelle sue prime dieci giornate ne aveva fatti sei (ma senza assist) e alla fine, prima del congedo, salutò con ventuno reti complessive, una ogni 186’, praticamente come oggi (184’).

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