Dal sogno alla realtà. Questa mattina è arrivato il comunicato ufficiale della Roma che ha annunciato Lukaku. Il belga sarà presentato domani all’Olimpico alle 19.30, poco più di un’ora prima dal fischio d’inizio di Roma-Milan. L’attaccante di recente ha rilasciato una breve intervista ai microfoni del club. Queste le sue parole:

Benvenuto a Roma, ti aspettavi l’accoglienza in aeroporto?
No, il mister mi ha scritto appena arrivato e mi ha detto di aspettarmi una cosa molto diversa da quello che pensavo, mi sono emozionato. È bello vedere questo, è uno stimolo per dare tutto per questa squadra”.

Hai respirato a distanza questa attesa?
“Sì, quando siamo stati vicini all’accordo tra i club tanta gente mi ha iniziato a dire che a Roma la gente mi aspettava. Io ero concentrato a prepararmi bene per arrivare qui in forma. È stato veramente bello vedere i tifosi così, non vedo l’ora di iniziare a giocare per questa squadra”.

La società ti ha voluto fortemente, quanto ha influito questa volontà chiara nella tua scelta?
“Bastava solo una chiamata. Il proprietario, anzi tutte e due mi hanno chiamato qualche giorno prima dell’accordo e abbiamo parlato per mezz’ora della loro ambizione per la società e per i tifosi, poi da lì è andato tutto velocemente”.

Hai viaggiato con Dan e Ryan Friedkin, hai avuto modo di parlarci? Ci racconti?
“Sì, abbiamo parlato di quello che si aspettano dalla squadra e da me. Ho ascoltato e adesso iniziano le cose serie. Ho visto la squadra, ho fiducia e poi dobbiamo lavorare insieme per fare le cose bene, dobbiamo essere umili, avere la testa bassa e cercare di migliorare ogni giorno per fare dei buoni risultati. Questa è la mia maniera di vivere, spero di aiutare la squadra a realizzare il massimo”.

Che effetto ti fa lavorare di nuovo con Mourinho?
“Da quando 11 anni volevo essere allenato da Mourinho. Lui mi conosce, conosce la mia famiglia. Insieme possiamo fare belle cose. Abbiamo una bella squadra. Dobbiamo lavorare”.

Ritrovi molti giocatori che hai affrontato da avversario, che effetto ti fa
“Ho visto tante partite dell’anno scorso e quelle giocate ora, li conosco bene. Devo chiedere cosa gli piace in campo così posso adattarmi”.

Da avversario conosci l’Olimpico, ma così sarò più bello…
“Ho giocato qui da avversario, era bello vedere i tifosi cantare e dare tutto per la squadra. Bello farne parte ora”.