Il Messaggero (A.A.) – Amichevole? Non proprio. La Roma però ha il match point, qui alla Fortuna Arena, che nel 1996 non fu proprio fortunata per la squadra giallorossa di Carletto Mazzone. Di sicuro, nessuno penserà a quel marzo di ventisette anni fa, c’è altro nella testa di questi ragazzi, che si ritrovano a dover battere lo Slavia per essere sicuri del primo posto e non disperdere le forze in vista del derby di domenica.
Opzioni a sinistra senza Zalewski? Due: ElSha, oppure Celik, con Karsdorp nel ruolo di esterno destro. Verosimilmente, stasera vedremo Celik e Zalewski, domenica Karsdorp ed Elsha. Dybala, come promesso, è nel gruppo, ma Mou vuole regalargli solo uno spezzone, possibilmente senza dover ricorrere a lui un risultato. Gli straordinari toccano a Lukaku, per lui sarà un piacere, perché chi sta bene vuole esserci: “Gioca non c’è gestione”, conferma José. Lui poi, ha un gusto particolare a giocare in Europa League, nella quale segna da 14 partite di fila, nelle quali ha messo a segno diciotto reti.
Al fianco di Lukaku, toccherà a Belotti, che quest’anno era partito bene con la doppietta alla Salernitana per poi lasciare spazio a Romelu e Dybala, ha ritirato fuori la testa a Cagliari, con una rete, e con il Servette, con la doppietta. Meglio dello scorso anno, quando ha chiuso il campionato a zero reti. Per lui la Coppa è una sorta di premio. Cristante è il sempre presente e che fa Mourinho? Se ne priva? Difficile. La presenza di Pagano nella conferenza stampa della vigilia, è solo per regalare al ragazzo una vetrina per il futuro, per la sua crescita. Ma partirà dalla panchina. “Sfrutterò ogni occasione che mi daranno”. Torna Paredes, che sarà in campo anche con la Lazio.