Dategli una DeLorean e Luis Fabiano tornerebbe indietro, giusto per vedere come sarebbe andata a finire: “Nel 2005 ero a un passo dalla Roma, ma scelsi il Siviglia”. E ancora, altro what if. “Nel 2010 era tutto fatto con il Milan, avevo parlato con Galliani, ma il Siviglia non accettò e quell’anno i rossoneri vinsero lo scudetto…”. Oggi Luis Fabiano ha smesso di giocare ed è tornato in Brasile, a Campinas, vicino San Paolo. Ha un negozio di vestiti, si allena ogni giorno, ma ha messo via le scarpette da “O Fabuloso”. Queste le sue parole a La Gazzetta dello Sport:
La gara di giovedì?
Il Siviglia può vincere l’Europa League. Jesus Navas è ancora l’arma in più, un figlio della città, ma la Roma è una buona squadra. Ho visto un paio di partite e Fonseca mi piace.
Nel 2005 stava per sbarcare nella Capitale…
Volevo giocare con Totti, sarebbe stato emozionante. Parlai con i dirigenti giallorossi, ma scelsi di andare in Liga. Fu la mia fortuna. Quell’anno vincemmo la Coppa Uefa e aprimmo un ciclo straordinario.
Anche grazie a Monchi…
Giocavo nel Porto, l’anno precedente avevo segnato solo tre gol. Lui mi disse che sarei diventato il numero 9 del Siviglia e che avremmo vinto tanto, insieme. Pensavo scherzasse, ma andò proprio così. E’ stato come un secondo padre, gli devo la carriera. Adesso sogno di tornare a Siviglia come dirigente. Sarebbe fantastico.