L’avvio di campionato da sogno della truppa giallorossa guidata da Rudi Garcia è testimoniato non solo da un gioco eccezionale e da una squadra che sembra aver trovato una fiducia e un’identità tattica mai viste da due anni a questa parte ma anche dall’oggettivo, schiacciante, dato fornito dai numeri.
20 gol fatti, uno soltanto subito ma soprattutto 21 punti in 7 partite e primato solitario in classifica. Nessuno in questo inizio di stagione ha fatto meglio in Italia ed il valore aggiunto appare essere proprio l’allenatore giunto quest’estate da Lille tra lo scetticismo generale. Analizzando quanto accaduto negli ultimi due anni nello stesso periodo della stagione scopriamo che i numeri di Rudi Garcia fanno davvero paura.
Nelle prime 7 giornate della stagione 2011/2012, l’asturiano Luis Enrique ottenne 11 punti con 3 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte. Stessi numeri dello scorso campionato dal momento che anche Zdenek Zeman collezionò 11 punti in 7 partite sempre derivanti da 3 successi, 2 risultati di parità e 2 debacle giallorosse. La somma dei punti conquistati dal tecnico spagnolo e da quello boemo, pertanto, arriva a quota 22, soltanto uno in più di quelli ottenuti fino ad ora dalla squadra dei miracoli del mister transalpino. Una statistica che mostra, se ci fosse bisogno una volta di più, quanto di straordinario stia realizzando la squadra capitolina in questo inizio di stagione.
C’è inoltre da registrare che la scorsa annata, alla quarta giornata di campionato, la Roma ottenne tre punti a tavolino non scendendo in campo a Cagliari per la querelle riguardante lo stadio dei sardi. Potenzialmente, dunque, Garcia avrebbe potuto far meglio, non solo rispetto a quanto mostrato sul piano del gioco ma anche del punteggio totale, in sole sette partite di quanto messo insieme da due tecnici in 14 gare. Che altro aggiungere, chapeau Monsieur Garcia.