Un disperato bisogno di leader. Perso Burdisso per tutto l’anno, Luis Enrique richiama alle armi gli uomini di personalità: domani con il Lecce ritrova Totti, rilancia il «figliol prodigo» Heinze e prova a motivare Juan. Usato sicuro per animare un gruppo giovane e fragile. Il tecnico, come al solito, non si è sbottonato sulla formazione anti-Lecce.
Ma qualcosa emerge dal fortino di Trigoria. Ad esempio che Totti viaggia ancora «sotto ritmo» e proprio per questo è più indicato farlo ripartire dall’inizio della gara. Ancora da trequartista. Lamela, invece, è l’uomo perfetto per far rifiatare il capitano e regalare mezzora di energia alla Roma nel finale. Dalla teoria alla pratica può ancora cambiare tutto: al momento il ballottaggio vede Totti in leggero vantaggio sul giovane argentino, con Bojan e Osvaldo destinati ai due posti in attacco. A centrocampo in rampa di lancio il «terzetto delle meraviglie» De Rossi, Gago e Pjanic.
I dubbi riguardano le posizioni dei primi due e la condizione fisica del bosniaco. E in difesa? Bel rebus. Sugli esterni Rosi e José Angel partono avvantaggiati sui concorrenti, mentre al centro si cerca una nuova coppia affidabile. Heinze pare l’unica certezza: lo screzio con Luis Enrique è chiarito tanto che i due ieri ci hanno scherzato sopra mentre posavano per le foto con le divise ufficiali all’Olimpico: «Non possiamo metterci vicini, abbiamo litigato!». Allo stadio c’era tutta la squadra, l’allenatore con lo staff e l’immancabile presidente DiBenedetto: quando è a Roma, non se ne perde una.
Senza Burdisso, Luis Enrique punta forte sul carisma di Heinze e sta pensando di affiancargli Juan che ieri è tornato ad allenarsi regolarmente, a discapito di un Kjaer non al 100% della condizione. Un modo per responsabilizzare il brasiliano dopo mesi vissuti ai margini del gruppo. Il ko di Burdisso è stato un duro colpo. L’argentino è tornato ieri a Roma accompagnato dal medico della nazionale argentina Daniel Martinez che ha consegnato ai colleghi giallorossi gli esami effettuati in Sudamerica. Confermata la diagnosi – lesione del crociato posteriore e del collaterale mediale del ginocchio sinistro e frattura al piatto tibiale – oggi Burdisso entra nella clinica Villa Margherita sulla Nomentana dove verrà operato domani dal professor Giuliano Cerulli e da Martinez.
Il medico italiano, legato al responsabile sanitario della Roma Gemignani, è un professore ordinario di chirurgia e traumatologia all’università di Perugia, con una grande esperienza negli infortuni degli sportivi. Tra i tanti, ha operato Batistuta e Trezeguet e curato Chiellini. Burdisso, che ha ricevuto la visita a Trigoria di DiBenedetto, uscirà lunedì dalla clinica e si è mostrato molto motivato: «Voglio iniziare subito la riabilitazione e tornare più forte di prima». Quando? Tra sei-sette mesi. La Roma pensa anche al sociale. Domani, insieme al Lecce, la squadra effettuerà il riscaldamento indossando una maglia con impresso il logo della Fondazione Sandri. La Wind non ha dato l’ok per sostituire lo sponsor sulla maglia da gioco. Ieri i giocatori all’Olimpico hanno girato uno spot per l’iniziativa sulla fibrosi cistica che coinvolgerà tutte le squadre tra due domeniche.
Il Tempo – Alessandro Austini
PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE