Ormai senza traguardi perseguibili, ci si chiede che cosa potrà fare la Roma per individuare qualche motivazione in questo spento finale di stagione. Soltanto il suicidio, o almeno il pesante autolesionismo di una delle componenti del quartetto allineato in terza posizione, potrebbe favorire un aggancio insperabile all’Europa League. Ma intanto la Roma è obbligata a metterci del suo, a partire dalla complessa sfida di oggi a Verona: il Chievo già al sicuro non ha finora elargito cortesi omaggi, considerando che l’incruento pari bianco contro il Cagliari era in trasferta, e sia pure a due passi da casa. Ma quando si parla della Roma futura, gli interrogativi sono legati alla volontà di Luis Enrique, che dice di avere preso le sue decisioni, senza volerle anticipare.
Dopo che Baldini si era chiaramente esposto nel garantire la conferma dello spagnolo in panchina, la società gli rinnova la fiducia, da verificare se il tecnico avrà la voglia di accettarla. Tanto per cambiare, qualche problema di formazione, Stekelenburg ha male a una spalla, si teme la sindrome dell’Europeo. Difesa ancora improvvisata, almeno torna De Rossi. Stasera il Napoli può staccarsi dai rivali, ma domani l’Udinese non avrà compito proibitivo a Cesena, maggiori insidie per l’Inter a Parma. Il calendario potrebbe dare una mano alla Lazio, in casa contro un Siena poco motivato, il guaio per Reja è l’ulteriore decimazione dell’organico. Squalifiche pesanti per un episodio segnato da un errore regolamentare, ma la consapevolezza che la partita fosse già persa doveva consigliare meno isteriche reazioni. Per la Juve, la disperazione del Lecce non dovrebbe modificare un pronostico a senso unico, forse qualche problemino in più potrebbe sorgere per il Milan, l’Atalanta è già al sicuro, ma gioca bene e non mostra segni di appagamento.
Il Tempo – Gianfranco Giubilo