“Niente IPad o IPhone in panchina, in futuro saranno proibiti“: la proposta, clamorosa, arriva addirittura da Pelè, Beckenbauer, Hierro, Savicevic, Bobby Charlton, l’ex arbitro svizzero Busacca, Cafu, Karembeu, eccetera. I grandi del calcio mondiale che fanno parte della commissione Task Force 2014 della Fifa, appena riunita a Zurigo (per l’Italia ci sono Demetrio Albertini e, per il calcio femminile, Marina Sbardella). Ecco cosa hanno deciso (come pubblicato sul sito della Fifa): “Law 4, sistemi di comunicazione: la task force ha discusso l’uso di mezzi tecnologici in panchina ed è d’ accordo con le decisioni dell’ Ifab di vietare l’uso di apparati di comunicazione in tutto il campo di gioco“.
Il ragionamento che fanno Pelè e c. è semplice, ma chissà se piacerebbe a Steve Jobs: “Con l’Ipad in panchina un allenatore può rivedere tutte le immagini della partita, anche al rallentatore, e tenersi collegato con qualche amico che sta a casa. Di fatto, è come avere la moviola in campo, è come dare spazio totale alle nuove tecnologie. Cosa che la Fifa non vuole assolutamente, e che ha sempre combattuto. Di conseguenza, questi strumenti vanno aboliti, vietati: gli arbitri dovrebbero sequestrarli agli allenatori“.
Con l’Ipad c’è il timore che possano aumentare le proteste nei confronti dell’arbitro o del quarto uomo, dopo aver rivisto le immagini al replay: “Era rigore, era fuorigioco…“. Per questo fra le tante proposte della Task Force a Sepp Blatter, il dittatore della Fifa, c’è anche questa di proibire le nuove tecnologie. Non sarà facile spuntarla ma Pelè e c. ci proveranno. Il presidente della Task Force, che ora più potere in base alle disposizioni di Blatter, è Franz Beckenbauer e adesso, ad esperto qual è, vorrebbe modificare anche il fuorigioco, sempre in bilico fra attivo e passivo, e sempre motivo di discussioni e polemiche: non è semplice, se ne discuterà più avanti. Inoltre si chiede di abolire la tripla sanzione (fallo da ultimo uomo, rigore ed espulsione), considerata troppo dura. “Il rigore basta, l’espulsione è eccessiva“. Tempo fa se ne era già discusso: lo stesso Pierluigi Collina, ora a capo dei designatori Uefa, riteneva (e ritiene ancora) che i portieri, in questi casi, siano troppo penalizzati. Quando commettono fallo da ultimo, il rigore basta e avanza.
Repubblica.it – Fulvio Bianchi