Luis Enrique analizza il ko nel derby: “Abbiamo giocato bene all’inizio, e dopo il vantaggio dovevamo approfittare degli spazio concessi dalla Lazio”. Sulla scelta di Kjaer, poi espulso: “Burdisso veniva da un viaggio intercontinentale ed era stanco”. De Rossi: “Una sconfitta che fa malissimo”.
ROMA – La delusione di Luis Enrique, declinandosi nei vari elementi della squadra, si trasforma presto in furore. Fino a esplodere quando arriva sulle labbra di David Pizarro: “Dopo i furti io non parlo”, tracima il cileno lasciando l’Olimpico. Le stimmate di un’amarezza che coinvolge anche la direzione arbitrale di Tagliavento, criticatissimo alla vigilia dalla Lazio per i precedenti “sfortunati”. De Rossi prova a essere diplomatico. “Visto il clima che si era creato, una designazione sfortunata”. Poi, una stoccata ai biancocelesti: “Recriminare su arbitro e puntatori laser è una cosa che lascio fare a loro”.
All’arbitro non pensa, per scelta, neanche Luis Enrique. “Non parlo mai dell’arbitro, non ho visto l’episodio del rigore. Non parlo neanche del fallo di Osvaldo, è già difficile fare l’allenatore, figuriamoci l’arbitro. Non cerchiamo colpevoli, abbiamo perso tutti”. La colpa, semmai, sarebbe da imputare al calo di tensione evidente nella ripresa, ma avviato già nella parte finale della prima frazione. Lo sa bene il tecnico, che non si nasconde: “Una cosa è la Roma in undici, un’altra in dieci. Ma la Roma mi è piaciuta solo i primi 20 minuti. Gli ultimi 25 della prima parte è mancata fiducia nel possesso palla. Poi dopo 4-5 minuti restiamo in 10, la partita diventa totalmente diversa”. Quello che è sembrato mancare, forse, è un approccio alla gara grintoso, aggressivo, come ha avuto la Lazio. “Non sono d’accordo – rimarca però Luis – la Roma ha bisogno di fare il gioco che vuole fare, tenere la palla. Ma siamo in una fase di costruzione, di lavoro”. Meglio, allora, voltare pagina: “Adesso penso già al prossimo derby, che sarà tesissimo, e che affronteremo con una grande voglia”.
Se Luis Enrique sembra aver digerito anche se a malincuore la sconfitta, non se ne è fatto una ragione invece De Rossi: “Sto malissimo – ha detto il centrocampista – ma forse questo è il prezzo da pagare per vincere 5 derby di fila”. Nessuna rivoluzione, però: “Bisogna continuare a lavorare con questo progetto che secondo me ci darà delle grandi soddisfazioni”. Certo che la vittoria avrebbe regalato una settimana di euforia. E non solo per quello che sarebbe stato il sesto successo di fila nella stracittadina: “Stare a un punto dalla vetta sarebbe stato importante, ma il campionato è lungo e molte squadre si fermano, come avete visto”. Un pensiero anche a Luis Enrique e DIBenedetto, che si sono affacciati alla stracittadina raccogliendo una delusione bruciante: “È andata così avranno modo di rifarsi”. Lo sperano davvero.
Repubblica.it – Matteo Pinci
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