L’Uefa allenta l’austerity: da oggi il financial fair play sarà più morbido

Michel Platini UEFA

Una via di mezzo. Tra le spese pazze, come vorrebbero i club più facoltosi d’Europa (Psg e Manchester City in testa), e le rigide regole imposte, fino ad oggi, dalla Uefa. È maturata così la decisione del massimo organismo calcistico europeo, che oggi, in occasione del la riunione del Comitato Esecutivo, a Praga, ha stabilito di ammorbidire le norme sul rispetto del pareggio di bilancio. Una scelta fatta per incentivare gli investitori ad impiegare il loro denaro nel calcio europeo.

CRESCITA SOSTENIBILE — “Abbiamo sempre detto che vogliamo investitori nel calcio, ma investitori buoni – ha spiegato il segretario generale, Gianni Infantino -. Purtroppo, in molti paesi d’Europa, ci sono state persone che sono entrate nel calcio, hanno promesso un sacco di cose e, poi, hanno fatto fallire i club“. Così, l’idea della Uefa è, adesso, di trovare un accordo con i club che avranno intenzione di spendere sul mercato, al fine di favorire gli investimenti, anche a danno dei bilanci: le società che vogliono spendere, ma temono di violare le regole del financial fair play, potranno rivolgersi alla Uefa, per ottenere l’approvazione del loro piano di spesa. Un ulteriore cambiamento deciso oggi è che i club potranno dedurre, dal calcolo dei parametri del fair play finanziario, le spese fatte nell’ambito del settore giovanile e del calcio femminile.

gazzetta.it

Iniziano a trapelare da varie fonti le principali modifiche che sarebbero state decise dalla UEFA durante le riunioni del Comitato Esecutivo di oggi, che si concluderà domani, con la conferenza stampa alle ore 12.

Pur ricordando che fino all’ufficialità non vi è nulla di certo, ci sono riscontri concordanti su una serie di aspetti:

  • il mantenimento di una soglia superiore ai 30 mln di euro di deficit consentito per le squadre che, non essendo state sanzionate nel triennio precedente, nell’ambito di un piano quadriennale di riorganizzazione, che dovrà dimostrare concreti passi per l ‘incremento strutturale dei ricavi sportivi;
  • i costi dei settori giovanili e per il calcio femminile non saranno considerati fra i “costi rilevanti”;
  • nel valutare le violazioni del Fair Play Finanziario, la UEFA terrà in considerazione il valore complessivo dei diritti televisivi della competizione in cui gioca il club, paragonandolo a quelli delle leghe principali, in modo da “favorire” situazioni in cui questa leva di ricavo è minore;
  • ogni sponsorizzazione o accordo che impatta per più del 30% sui ricavi del Club sarà oggetto di investigazione approfondita per verificare che il soggetto non sia legato con la proprietà del club (“related party”).

L’Equipe

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