Luciano Spalletti, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa in vista della partita di domani sera contro il Crotone. Queste le sue parole:
“Solo Vermaelen che non potrà essere convocato, ma sta migliorando per cui si può valutare nei prossimi giorni in previsione della partita di Torino. Gli altri tutto apposto”.
Lei ritiene che la Roma abbia una rosa troppo corta?
“No, la rosa non è corta. Naturalmente bisognerebbe avere a disposizione i calciatori ma la rosa non è corta ma è implicito che nella domanda che ci sia pure qualche infortunato. Non è corta, stiamo bene così, è di qualità”.
Come vede Salah? Cosa si aspetta da lui?
“Faccio sempre un discorso complessivo, di squadra, Salah essendo un calciatore che ha bisogno di supporto e entusiasmo che viene da quello che è il valore del gioco della squadra. Se noi cresciamo come squadra chiaro che a questo tipo di calciatori qui molto offensivi, molto tecnici, molto estrosi diamo un contributo enorme perciò il primo passo lo dobbiamo fare noi verso lui. Gli attaccanti poi hanno naturalmente un peso superiore degli altri da portarsi dietro perché se non fanno gol… Sotto l’aspetto della determinazione dobbiamo essere un po’ più velenosi”.
Cosa pensa di Pallotta e delle sue dichiarazioni?
“Il Presidente è eccezionale, il tipo di presidente che a me piacer avere. Lui ha questo grande entusiasmo e voglia di migliorare la Roma, stiamo vedendo quello che è l’impegno. Ha empatia e riesce subito a trasferire questa simpatia, questo contatto con a chi ha davanti. Ha moltissime qualità, è uno camaleontico che se lo vedi dentro lo spogliatoio in un modo a cena poi diventa uno showman. Una persona che trasmette fiducia, che crede in te, per usare uno slang americano, che va un po’ di moda, è che da uno come lui ci comprerei una macchina usata. Sicuramente è innovativo, basta vedere che ci ha fatto giocare a calcio in un campo di baseball, si è trovato anche dove battere il calcio d’angolo essendo tutto rotondo lì. Una bella persona”.
La punizione di De Rossi è finita? In queste partite senza fascia si aspettava una reazione?
“Si è finita, le tre partite sono finite. Ha fatto bene a ricordarmelo che ogni tanto io mi dimentico. Mi aspettavo quello che ha fatto, si è allenato bene e ha reagito bene facendo buone partite. Se domani gioca gli do la fascia”.
Nainggolan fisicamente sta bene? Domani potrebbe riposare?
“Un po’ quello che ci sta succedendo a livello di squadra, questo si può dire un po’ di tutti gli elementi. Non abbiamo fatto benissimo nell’ultima partita e ho visto segnali molto importanti, infatti nel discorso con la squadra nel ritorno da Firenze ho evidenziato che siamo sulla strada giusta. Questo è quello che dobbiamo continuare a fare rafforzando alcuni concetti in alcuni momenti, forzando questo fatto che abbiamo detto della precisione del possesso e nell’essere più determinati in alcune situazioni, nella continuità di ricerca di comandare il gioco nella metà campo avversaria. Nell’ultima partita abbiamo visto molte cose positive, se riusciremo a riproporlo mettendoci quel qualcosa in più ci sarà la nostra Roma. Radja è un giocatore forte e come tutti i calciatori forti possono determinare sempre in una partita per cui a farne a meno ci si pensa sempre due volte, però si ritorna a parlare di rosa, noi abbiamo una rosa ampia, e può anche riposare qualche volta”.
Lei si sente di confermare la speranza di Pallotta sul fatto che resterà a lungo alla Roma? Siamo al punto in cui si può discutere del suo rinnovo?
“Questo è un discorso che dirà il lavoro che riusciremo a fare insieme, quello che la squadra evidenzierà come comportamenti soprattutto. Non è che si possa dire a priori, allenando una squadra come la Roma, che si farà così per due o tre anni ma dipenderà da quello che succede oggi, il futuro è in questo momento qui. Noi ci stiamo giocando il futuro e io devo essere quello che si deve prendere responsabilità e che fa vedere che le sa prendere nella direzione giusta e dipenderà da quello che so dimostrargli se questo potrà andare avanti”.
Il discorso sulla cattiveria può riguardare anche El Sharaawy? Sta studiando una soluzione diversa?
“Noi siamo un pochettino fatti cosi. E’ un po’ il discorso che portavo avanti l’anno scorso che dicevo che noi dovevamo fare il gioco, prendere in mano la partita perché poi da quella qualità lì, dal possesso lì noi riusciamo a far fare quel passettino in più ai nostri giocatori offensivi, riusciamo a infondergli piùfiducia, a fargli provare il numero, a farli essere più tranquilli. Far lievitare la loro estrosità, e come detto prima il primo passo è a livello collettivo, di squadra. Sempre con il nostro comportamento che dobbiamo cambiare quella che è la nostra vita in generale di squadra e di risultati, non è uno solo che deve tirare fuori un numero in più. Lui è un giocatore di fascia, lì esprime qualità tecnica addizionata a velocità, quando entra dentro il campo con le spalle alla porta è bravo se parte con la sua, velocità e qualità di corsa, però gli si può trovare spazi anche da altre parti, secondo me in fascia sinistra o destra esprime il massimo”.
A che punto è il processo di adattamento di Gerson?
“Gerson è uno che ha delle qualità, poi bisogna vedere naturalmente se riesce a metterle, in una squadra come la Roma, subito in evidenza ed essere subito al livello che ci vuole. Spesso si parla di essere tra le prime squadra del campionato, quindi tra i primi calciatori di questo campionato. Bisogna dargli la possibilità di inserirsi e di capire ancora alcuni dettagli. Ha qualità offensiva però non è che tu lo debba mettere a giocare con le spalle girate perché non è rapidissimo. Ha anche corsa e resistenza ma deve migliorare la fase difensiva perché non ha l’impatto, la continuità che ci vuole. La collocazione va fatta in maniera corretta, quando l’ho fatto giocare a Plzen non ha fatto male ma la squadra non ha funzionato al meglio e allora ho preferito cambiare. Gli va dato tempo”.
Voleva commentare le parole di Corvino su Dzeko?
“So che gli ha risposto Sabatini. Secondo me Corvino è un grande professionista è lui stesso con quello che ha detto sminuisce la bella prestazione della Fiorentina perché stimola le persone ad andare a rivedere gli episodi chiave dalla partita e se uno va a vedere questi episodi diventa tutto più chiaro. Su Dzeko, è lo stesso discorso, basta andare a vedere chi è lui, le sue azioni, le sue performance. Se uno prende le performance delle sintesi di Dzeko si accorge che ha queste qualità”.
Qual è in questo momento il maggior difetto che ha la Roma? Domani gioca Totti dal primo minuto?
“Bisogna concentrarsi su questa qualità del possesso palla, bisogna comandare la partita, lì si riesce a lievitare. li si cresce tutti, sopratutto quelli che fanno la differenza nel reparto offensivo, bisogna riportare qualche palla di meno dal nostro portiere e non far salire gli avversari, dobbiamo stazionare di più sulla metà campo avversaria. Su questa cosa stiamo lavorando di più e su altre cose, però vedo miglioramenti importanti e vedo sopratutto l’interesse dei calciatori a quello che diciamo e la loro partecipazione a mettere in pratica la traccia che vogliamo dare. Francesco può giocare anche dall’inizio come tutte le partite, perché no, è un giocatore della Roma e scelgo come ho sempre fatto”.