Lucchesi: “Vicini ad Ibrahimovic nel 2001. Non mi hanno fatto tornare alla Roma”

Fabrizio Lucchesi, ex direttore generale della Roma ai tempi dello scudetto, ha parlato a Centro Suono Sport. Attualmente è al Monterosi, fresco di promozione in Serie C. Queste le sue parole:

Nel momento in cui la Roma ha preso Mourinho la mente dei romanisti è tornata a Capello. Anche lei ha avuto questa sensazione?
Sono due grandi campioni e lavorare insieme a loro è impegnativo ma data la loro qualità si lavora meglio. Quelle guide servono. L’arrivo di Mourinho ha fatto nascere questo parallelo con Capello, il fatto che sono due campioni, che sono tra i migliori del calcio mondiale. Però poi bisogna fargli la squadra. Sono sulla strada giusta per ricreare una squadra vincente come quella del 2001.

Un giudizio su questo mercato?
Credo che la Roma abbia lavorato bene. Il problema principale non era tanto negli acquisti, il problema erano le cessioni, che sono state e sono ancora delle zavorre importanti rappresentate da giocatori non funzionali. La Roma ha assemblato insieme a Mourinho dei dettami tattici ottimi, mi sembra però che gli manchi ancora qualcosa. Bisogna fare un po’ per volta ma il percorso intrapreso è giusto.

Una curiosità, c’è stata una trattativa con un giocatore che poi non è arrivato nella sua Roma del 2001?
Si c’è stata una trattativa che non si è concretizzata. Era Ibrahimovic, c’era anche un’intesa col giocatore, aveva 18 anni e avevamo l’intenzione di ricreare un nuovo Batistuta. Poi per una serie di motivi non si concretizzò questa operazione.

C’è mai stata la possibilità di tornare a Roma?
Si c’è stata ma mi hanno messo i bastoni tra le ruote. Ci sono rimasto molto male ma alcune persone hanno preferito non farmi tornare a Roma. Ho trattato con grandi club ma ritornare a Roma avrebbe significato tornare a casa.

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