Per Luca Pellegrini la partita di sabato scorso contro i Latina era un’occasione importante e l’ha sfruttata come meglio non poteva. Esattamente un anno prima il suo decollo in prima squadra, al termine del ritiro di Pinzolo, era stato spezzato dalla rottura del legamento anteriore sinistro durante il test contro lo Slovacko. Brutta tegola che apriva un periodo particolarmente tormentato con anche la frattura della rotula. La Roma, che in passato lo ha blindato respingendo avance internazionali (Monaco, Manchester City, Liverpool), ha creduto in lui in un momento delicato proponendogli un contratto particolarmente ricco per un ragazzo del 1999: circa 800mila euro a stagione fino al 2022. A proposito, Pellegrini fa parte della scuderia Raiola, che peraltro ha ingaggiato come osservatore anche il padre Mauro. Fino a qualche settimana fa, le prospettive più probabili per Luca conducevano a un prestito secco di un anno. Nessun dubbio sulla volontà della Roma di tenersi stretto il ragazzino, si trattava solo di favorirne la crescita mandandolo a giocare altrove. Oggi la situazione è diversa: Pellegrini rimarrà quasi sicuramente in giallorosso, e non è improbabile che Di Francesco lo consideri addirittura come prima alternativa a Kolarov. Le prossime prove serviranno a capire se, come pensano in molti, la Roma ha il dopo Kolarov già in casa.