La Gazzetta dello Sport (F. Velluzzi) – Luca Pellegrini oggi gioca al Cagliari, in prestito dalla Juventus, dopo una vita alla Roma. I giallorossi per lui sono un capitolo chiuso, come testimoniano le sue parole: “È un aspetto del passato che ricordo con piacere. Niente di più. Non si firma a vita, i tempi cambiano“. Nel corso dell’intervista ha parlato allora del suo passato, degli idoli e del suo presente. Queste le sue parole:
Lei ha esordito in A con la Roma, entrando al posto di Daniele De Rossi, allenatore Eusebio Di Francesco e pure in Champions con quella maglia. Giochino: Totti o De Rossi?
Innanzitutto ringrazierò sempre Di Francesco per avermi fatto esordire. Totti non l’ho vissuto, Daniele sì. Ancora mi sento con lui e gli chiedo consigli.
A Roma, da ragazzino, ha visto anche Nainggolan, che ora è suo compagno a Cagliari.
C’è un rapporto, che è nato subito, per merito suo. Quando nel 2017 mi ruppi il crociato venne a parlarmi. È carismatico, trascinatore, fortissimo.
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Lei è della Juve. Sensazioni?
Quando entri in quello spogliatoio è un’emozione. Io CR7 lo usavo alla playstation. È una soddisfazione, una grande rivincita. Non sarà facile starci, ma darò il 110 per cento.
Ma con Kolarov nel sottopassaggio dell’Olimpico ha litigato davvero?
È una grande idiozia. Ci rido ancora. Mi ha preso sotto la sua ala a Roma e tra noi c’è un rapporto fantastico.