Ha ringraziato tutti i suoi compagni uno per uno dopo la conferenza più brutta Daniele De Rossi. Alcuni di loro come Zaniolo e Perotti erano sinceramente commossi. All’uscita ha salutato e ringraziato uno sparuto gruppo di tifosi giunti lì per lui, per il loro idolo. Infine è tornato a casa, meditando sulla sua giornata più triste. L’epilogo di “Danielino” somiglia tragicamente a quello di altre due leggende romaniste: Totti, suo amico e compagno di squadra per quasi due decenni, e Giannini, che ieri ha fortemente criticato la società. Anche in altre squadre del mondo le bandiere vengono liquidate senza troppi ragionamenti con la sola differenza che mentre da altre parti si vince o si spera di vincere ogni anno, mentre a Roma senza vittorie e gioie tutta la tifoseria si compatta sulle proprie bandiere e sui propri simboli. De Rossi ha scoperto ieri di non essere più nei piani della società. Dopo aver accompagnato la moglie ad un colloquio di lavoro ai Parioli ha incontrato Fienga, che gli ha comunicato la dolorosa decisione. Ora si aprono diversi scenari per il prossimo ex capitano della Roma. La scelta è di continuare a giocare, la fedeltà impone di non farlo in Italia, o almeno in una rivale della Roma. Le squadre più in lizza sono PSG, che ha già fatto un colpo simile con Buffon, Manchester City, che fu già vicina a Daniele anni fa, Boca Juniors o altre in America e Asia. Lo riporta il Corriere Dello Sport.