REPUBBLICA.IT (A. VOCALELLI) – Ammettiamolo: abbiamo fatto, facciamo, una gran fatica per raccontare un campionato che non c’è. Nel senso che non c’è campionato, ma solo un duello tra Juve e Roma, bravissime a vincere tutte le partite contro avversarie di un livello decisamente, nettamente, più basso. E’ anche per questo che non vediamo l’ora di vederle, Juve e Roma, una di fronte all’altra: per immaginare una partita finalmente equilibrata, per scoprire dove può portare lo strapotere delle due rivali. Sì, perché oltre a Juve e Roma c’è veramente poco.
All’inizio del campionato pensavamo che sarebbe stato il Napoli a dare un brivido, un pizzico in più di interesse alla sfida tra le due favorite. Napoli terza forza, dicevamo, magari convinti che avrebbe finito per dare anche fastidio alla coppia di testa. Sono bastate poche partite e il Napoli si è sciolto, accompagnando l’eliminazione dalla Champions con sconcertanti partite in campionato. E la vittoria col Sassuolo, parliamoci chiaro, non ha dato certo l’impressione di una squadra di nuovo fiammeggiante. Credevamo inFiorentina e Lazio, ma gli infortuni in un caso e i limiti strutturali in un altro, hanno ben presto annacquato le ambizioni di Montella e Pioli. Dopo due giornate, forse più per dare conforto alle nostre speranze di una serie A equilibrata, è stata la volta del Milan. Addirittura c’è chi si è spinto a pronosticarlo da scudetto. Di sicuro, si diceva, il Milan di Inzaghi sarebbe stato un osso durissimo per la Juve e un serio candidato al terzo posto. E’ arrivata la sfida diretta contro Tevez, è arrivata una sconfitta ben al di là dell’1-0 finale, sono arrivati altri risultati malinconici, e anche il Milan ha precocemente abdicato al ruolo di terza forza. Ecco, allora, spuntare l’Inter.
Squadra quadrata, solida – si è immediatamente pronosticato – un’alternativa questa sì reale a Juve e Roma. Non abbiamo finito di dirlo che è arrivato il Cagliari ultimo in classifica a distruggere anche questa illusione collettiva. Insomma, è un campionato che dopo cinque giornate – a parte qualche bella soddisfazione che sembrano prendersi ora l’Udinese e ora qualche altro – è tutto in questa lunga partita tra Juve e Roma. Il resto, come cantava Califano e pensando al livello tecnico di tante gare , non è sicuramente gioia.