Lotito, “Lo stadio della Roma non l’ho visto. Dobbiamo riequilibrare il sistema del calcio italiano”

Lotito Claudio

Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, a margine del convegno «Etica, sport, deontologia. Profili mediatici, economici e formativi» in corso all’università Lumsa di Roma, glissa così a chi gli domanda un commento sul progetto dello stadio della società giallorossa presentato ieri in Campidoglio: “Lo stadio della Roma? No, non l’ho visto”.

Il patron preferisce invece parlare della recente legge sull’impiantistica. «Va bene per quella di base ma non per gli stadi di grandi investimenti da 200-300 milioni – rileva il numero uno biancoceleste -. Questa legge non consente di poterli realizzare perchè prevede l’equilibrio economico finanziario sia per la realizzazione che per la gestione». Alla questione stadi si collega anche quella della spalmatura dei calendari. «Stiamo mettendo mano a cambiare tutto il formato del campionato– assicura Lotito -: è l’unico sistema per evitare le partite infrasettimanali con un grave aggravio dei costi, dei rischi infortuni e di scarsa competitività».

«Chi gestisce questo sistema si rende conto che tra stage nazionale, partite infrasettimanali e coppe è tecnicamente impossibile – aggiunge -. Ciò va a deperimento della qualità dello spettacolo, della resa del giocatore, e crea nocumento di carattere economico perchè bisogna avere delle rose extralarge». Lotito prosegue poi nell’analisi del calcio italiano: «Abbiamo un problema nei ricavi economici – conclude –dobbiamo riequilibrare il sistema come avviene in Inghilterra. Non siamo schiavi delle tv ma per massimizzare i ricavi si cerca di sfruttare al massimo le prestazioni, e avere così un ritorno economico».

ANSA

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