La Repubblica (M. Mensurati) – Claudio Lotito non ha molta voglia di parlare, l’indagine milanese che lo ha coinvolto insieme ai suoi colleghi Enrico Preziosi e Gianluca Paparesta. Tutti e tre accusati di ostacolo alla vigilanza della Commissione di vigilanza sulle società calcistiche (la Covisoc) lo ha, parole sue, è dispiaciuto molto. Secondo i pm, Lotito e Infront avrebbero attivamente agito per aiutare il presidente del Bari ad abbellire i bilanci per farli passare indenni al vaglio della Figc. Nel mirino ci sarebbero anche le fideiussioni per l’iscrizione al campionato.
Cosa le è dispiaciuto, in particolare?
“Da otto mesi a questa parte è in atto ai miei danni una campagna di bugie. Ho letto moltissime cose non vere sul mio conto“.
Cosa ha letto esattamente?
“Ne riparleremo alla fine di questa storia“.
Secondo la procura di Milano lei avrebbe avuto un qualche ruolo nella vicenda della compravendita del Bari Calcio da parte dell’ex arbitro Gianluca Paparesta.
“Io rispondo a me stesso di quello che ho fatto e non di quello che non ho fatto. Non ho intenzione di commentare in alcun modo le notizie uscite sui giornali. Dico solo che sono dispiaciuto da quello che sta venendo fuori perchè sono tutte cose non vere”.
Però sembrerebbero esserci delle prove documentali.
“Le ripeto, adesso non ho altro da dire. Ne riparleremo alla fine di questa storia. E allora vedremo quale è la verità“.