La Gazzetta dello Sport – Tutto pronto, anzi no. Il sostegno della Lazio alla candidatura di Roma all’organizzazione di Expo 2030 si sta trasformando in una telenovela lunga e incomprensibile. L’idea di mettere sulle maglie della squadra di Sarri una scritta che sostenga la candidatura della capitale era nata all’indomani della decisione della Roma di chiudere un accordo di sponsorizzazione con un festival di Ryad, la città maggiore rivale di Roma nella corsa a Expo 2030.
La “risposta” della Lazio doveva appunto essere una scritta sulle maglie (a titolo gratuito) in favore di Roma 2030. Il debutto del logo era atteso già per il match col Sassuolo, poi in quello di lunedì con la Fiorentina, invece non se n’è fatto nulla. “Il problema non è nostro – fa sapere il presidente Lotito – è il comitato promotore di Roma 2030 che non ha ancora dato l’ok finale. Senza quello noi non possiamo fare nulla”. Intoppi burocratici, pare. Ma la Lazio non demorde e spera di avere il via libera per il derby del 12 novembre. Due settimane dopo a Parigi sarà decisa la sede di Expo 2030.