Lotito: “Immobile stava bene, ci fanno il gioco delle tre carte”

La Repubblica (M.Pinci) – Mentre parla si ferma, poi prende un altro telefono e chiama il medico sociale: “Ve l’ho detto stamattina, ce stanno a fa’ il gioco delle tre carte“. Il caso tamponi è una spina nel fianco del presidente Lotito: la Lazio al centro della tempesta, il Torino chiede spiegazioni, la procura federale indaga e convoca il medico laziale. “Ma che vuol dire positivo?“, scandisce lentamente Lotito. “Positivo vuol dire contagioso no? Anche nella vagina di tutte le donne del mondo, ci sono i batteri. Ma mica tutti sono patogeni, solo alcuni casi diventano patogeni e degenerano“. Batteri e virus non sono la stessa cosa. “Anche Tare è positivo, ma oggi nessuno ti dice se infetta oppure no. C’è un’aleatorietà dell’interpretazione dei risultati. Per me la valutazione la deve fare il medico, io non lo so se Immobile si sia allenato martedì perchè non ero a Formello, ma il medico lo ha valutato, gli ha rifatto l’idoneità sportiva, la capacità polmonare a riposo e sotto sforzo stava meglio di prima“. Intanto Cairo ha inviato un esposto alla Procura federale per la partita persa contro la Lazio: “Mi odia a morte dopo che ha perso con me, i suoi giornali mi attaccano per questo. Ma perde sempre, è ultimo in classifica“. Sempre Lotito: “Pensi che un altro giocatore che era risultato positivo ai test della UEFA si è andato a fare un tampone per conto suo. Ed è risultato negativo“. Sul laboratorio di Avellino: “Sapevo che fosse stato presidente dell’Avellino Taccone, ma non c’entra niente. Quando c’è stata necessità per introdurre i tamponi per tutta la squadra ho chiesto alla Spallanzani, ma mi hanno detto che non era il caso. Poi c’era il Campus biomedico, che era vicino a Trigoria ed era l’unico nel Lazio, se lo immagina la gente in fila e noi che passiamo avanti? Non mi andava che si pensasse che i giocatori avevano una corsia preferenziale rispetto ad altri cittadini“.

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