Il Tempo (L. Pes) – La grandezza di chi non vuole i complimenti anche quando sa bene di meritarseli. Quella modestia, non falsa, ma consapevole che appartiene ai migliori. Lo fa spesso Claudio Ranieri, soprattutto nei post partita e soprattutto quando vince. Rifiutare i complimenti e lasciarli per i calciatori. Dopo la quinta vittoria consecutiva in campionato (non accadeva da otto anni in Serie A) e una serie di dodici risultati utili consecutivi, qualche complimento dovrà pure incassarlo. Un lavoro enorme, partito da due sconfitte contro Napoli e Atalanta. Un percorso lungo, fatto di alcune cadute (Como, Alkmaar e Milano in Coppa Italia) ma nel quale a Ranieri è riuscito l’impensabile. Dai sorrisi riportati a Trigoria fino all’entusiasmo ritrovato dell’Olimpico.

Dalla ricerca iniziale di un undici titolare competitivo fino al coinvolgimento di tutta la rosa con un turnover inaspettato ma efficace. E poi la valorizzazione di tanti calciatori che in molti neanche consideravano più utili alla causa. Celik e Shomurodov ne sono l’emblema. Ranieri ha sgomberato il terreno per il suo successore. Ha tolto le scorie e valorizzato la rosa intera anche in chiave mercato. Ora, finalmente, la Roma è tornata grande e appetibile. Ma guai a fermarsi ora. Tra due giorni a Bilbao c’è da difendere una vittoria che può valere i quarti di coppa e in campionato, la rimonta degli ultimi mesi non può bastare. Ora arrivan gli scontri diretti da vivere e provare a vincere. La Roma di Ranieri può.