La Repubblica (M. Juric) – La prima prova d’esame è arrivata. Oggi pomeriggio servrà la promozione, come richiesto da Mourinho domenica scorsa al termine di Roma-Juventus: “Dobbiamo saper vincere tre gare consecutive“. A meno di 72 ore dalla sfida alla Real Sociedad arriva il Sassuolo. Con una Tevere infuocata: via alla protesta, alla panolada alla spagnola, contro la qualifica di Mou. Di tutto per la vittoria. D’altronde il doppio obiettivo è puntato: vittoria e aggancio all’Inter in classifica.
A Trigoria, però, è emergenza infortuni, con l’infermeria piena e scelte di formazione obbligate. Pellegrini è out a causa della ferita alla testa subita giovedì scorso che lo ha costretto a 30 punti di sutura. Stesso discorso per Belotti, operato venerdì alla mano destra per la doppia frattura al metacarpo. Fuori anche Solbakken, alle prese con un affaticamento muscolare. A queste indisponibilità si aggiunge anche quella di Cristante squalificato. Serve uno sforzo collettivo a partire da Matic e Dybala, i più utilizzati nell’ultimo periodo e apparsi affaticati contro la Real Sociedad.
Ma non è tempo di riposo nè di esperimenti, per questo Mourinho proverà a mandare in campo la formazione migliore. Senza troppi calcoli. Difesa confermata, con Smalling, Mancini (diffidato) e Ibanez, che ha recuperato dal taglio al tallone del piede. A destra ballottaggio aperto tra Zalewski e Karsdorp, con il polacco in vantaggio per una maglia da titolare. A sinistra spazio dal 1′ per Spinazzola. In mezzo Matic dovrà fare gli straordinari insieme a Wijnaldum che torna tra i titolari. In attacco spazio ad El Shaarawy e Abraham con il grande dubbio Dybala. Quando l’argentino è a disposizione gioca sempre, ma per evitare rischi – con la trasferta di San Sebastian e il derby alle porte – Mourinho potrebbe dargli un turno di riposo, inserendo Bove dal 1′.
Mourinho sarà squalificato, sostituito in panchina dall’imbattuto Foti, e seguirà la partita in qualche anfratto dell’Olimpico. Non potrà godersi dal vivo la “panolada” organizzata in suo onore dai Roma Club e UTR. Una forma di protesta tipicamente spagnola, che vedrà coinvolta la tribuna Tevere per esprimere vicinanza dopo “l’ingiustizia subita dalla Roma e dall’allenatore”. L’obiettivo dei tifosi – si legge in una nota – è di “far sentire civilmente il proprio sdegno. Per questo l’invito è di portare un fazzoletto bianco da sventolare al fischio d’inizio”.