Corriere dello Sport (R. Maida) – Ecco le carte, lo stadio è pronto. Naturalmente nella testa dei Friedkin, per il momento. Per entrare nella nuova casa, nella migliore delle ipotesi, i tifosi della Roma dovranno aspettare fino al 2027. Intanto però prende forma il progetto, che nelle fasi preliminari viene chiamato “Studio di fattibilità” e che è stato presentato nei giorni scorsi in Comune per la gioia del sindaco Gualtieri. È un documento di un centinaio di pagine che svela alcuni elementi interessanti, da sottoporre oggi all’attenzione della conferenza dei servizi. Costerà 582 milioni di euro.
Il piano Pietralata interesserà un’area di 160.000 metri quadri situata tra la stazione Tiburtina, la Metro Quintiliani e l’ospedale Pertini. Riguarderà tre livelli di intervento: le infrastrutture dello stadio, gli spazi esterni a disposizione della cittadinanza, le opere di urbanizzazione a supporto dell’area d’interesse. Il progetto mira a creare un impianto fruibile 7 giorni su 7, che ospiti tutte le partite della Roma ma anche altri eventi sportivi (si fa l’esempio del pugilato), concerti e altre manifestazioni di massa.
Lo stadio, come aveva anticipato l’amministratore delegato Berardi, avrà una capienza vicina a quella dell’Olimpico. I Friedkin hanno valutato, dopo tredici partite consecutive da tutto esaurito, che non avrebbe avuto senso ridurre di tanto la clientela.
A Pietralata i posti fissi saranno dunque 55.000, di cui 5.500 riservati a tifosi e clienti vip e 3.062 ai tifosi ospiti, con la possibilità di salire a 62.000 spettatori per eventi specifici (esempio, una finale Uefa). A ridosso dello stadio ci saranno 10.000 stalli per motorini e biciclette e 4.044 posti auto. All’interno saranno allestiti ampi spazi per aree ricettive, di benessere e intrattenimento.